Il Consiglio federale approva il rapporto sulle condizioni quadro dell’economia digitale

Berna, 11.01.2017 - L’11 gennaio 2017 il Consiglio federale ha approvato il rapporto «Condizioni quadro dell’economia digitale», che analizza la situazione relativa alla strategia «Svizzera digitale». La svolta digitale offre valide opportunità all’economia svizzera, e il Consiglio federale intende coglierle per garantire occupazione e benessere. In linea generale esistono già le basi legali necessarie; gli operatori dell’economia della condivisione (la cosiddetta sharing economy) non necessitano di nuove leggi per il momento. Si tratta invece di adeguare alcuni singoli aspetti delle normative esistenti – che la svolta digitale ha reso superflui – e di proseguire l’ottimizzazione delle condizioni quadro. Su incarico del Consiglio federale saranno valutati possibili interventi in diversi settori, tra cui i servizi legati al pernottamento, la legislazione in materia di concorrenza, i servizi legati alla mobilità nonché la formazione e la ricerca, ed è già in corso un’analisi approfondita del mercato del lavoro.

Per la prima volta nel rapporto viene tracciato un quadro sistematico della situazione in Svizzera relativa ad alcuni ambiti tematici importanti sotto il profilo politico-economico, con l’obiettivo di creare condizioni favorevoli alle imprese affinché possano sfruttare al meglio le opportunità della digitalizzazione. Nel contempo si vuole migliorare il grado di consenso sociale nei confronti delle sfide poste dalla svolta digitale.

Per il momento non sono necessarie nuove leggi

Stando al rapporto, il nostro Paese ha tutti i requisiti per affrontare la svolta digitale. La legislazione vigente offre una base normativa adeguata. Le nuove offerte dell’economia di condivisione (la cosiddetta sharing economy) – ad esempio nel settore del trasporto viaggiatori o in quello dei servizi legati al pernottamento – non richiedono ulteriori strumenti di regolamentazione. Occorre invece adeguare alcuni singoli aspetti delle norme vigenti, affinché in futuro si possano sfruttare al meglio le potenzialità della digitalizzazione. Ad esempio, il Consiglio federale è già intervenuto nel settore del trasporto professionale di persone (imprese di taxi) e in quello dei servizi finanziari. Il Consiglio federale ritiene che in Svizzera lo sviluppo, la produzione e la vendita di nuovi beni e servizi digitali dovrebbero godere, per quanto possibile, di ampi margini di libertà.

Il rapporto esamina in particolare la questione dell’occupazione: il mercato del lavoro svizzero è già riuscito a superare le sfide poste da mutamenti strutturali come quello innescato dalla digitalizzazione. Per poter reagire adeguatamente a questi sviluppi, la qualità del sistema formativo, il suo stretto legame con il mercato del lavoro, e la flessibilità occupazionale associata ad una buona intesa tra le parti sociali, svolgono un ruolo centrale. Entro l’autunno del 2017, nel quadro del rapporto elaborato in adempimento del postulato 15.3854, depositato dal consigliere nazionale Reynard, il Consiglio federale approfondirà gli aspetti legati al mercato del lavoro.

Valutazioni su incarico del Consiglio federale

Il Consiglio federale ha deciso di valutare l’attuazione di misure e/o seguire gli sviluppi in atto in diversi settori. In particolare si tratta di:

  1. Portali specializzati in pernottamenti: entro la fine del 2017, precisare alcuni aspetti del diritto di locazione concernenti le procedure di approvazione della sublocazione da parte del locatore.
  2. Servizi multimodali: entro la fine del 2017, proporre al Consiglio federale alcune possibili modalità di interconnessione dei servizi di mobilità privati e pubblici.
  3. Politica della concorrenza: entro la fine del 2017, chiarire se un abbassamento della soglia di intervento permetta alle autorità preposte di vigilare sulle fusioni di piattaforme Internet a basso fatturato.
  4. Esame della legislazione in materia di digitalizzazione: entro la fine del 2018, sulla base di sondaggi svolti presso le associazioni e i partner sociali interessati, informare il Consiglio federale sugli ostacoli normativi alla digitalizzazione.
  5. Politica della formazione e della ricerca: entro la fine di giugno 2017, valutare, congiuntamente con i Cantoni e con la Conferenza svizzera delle scuole universitarie, quali effetti abbia la digitalizzazione sui settori della formazione e della ricerca, definendo le eventuali misure da adottare.
  6. Regolamentazione internazionale: seguire gli sviluppi in atto a livello internazionale per quanto riguarda la regolamentazione politico-economica dell’economia digitale; entro la fine del 2018, indicare le eventuali necessità di intervento.


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