Opzioni di intervento in caso di tassi d’interesse bassi

Berna, 21.12.2016 - In occasione della sua seduta del 21 dicembre 2016 il Consiglio federale ha adottato un rapporto nel quale si esaminano le opzioni di intervento della Svizzera in caso di tassi d’interesse bassi e franco forte. In adempimento del postulato «Prospettive future per la Svizzera» del consigliere agli Stati Konrad Graber (15.3017) il Consiglio federale ha in particolare valutato la creazione di un fondo sovrano e un aumento dell’indebitamento.

Nel rapporto il Consiglio federale ha esaminato se i tassi d’interesse bassi e il franco forte offrano delle possibilità per migliorare le prospettive economiche della Svizzera. L’accento è posto sulle questioni se si debba rifinanziare il debito affinché la Confederazione possa beneficiare a lungo termine degli attuali tassi d’interesse bassi, se si debba istituire un fondo sovrano per effettuare ulteriori investimenti e se la Banca nazionale svizzera (BSN) debba adeguare la sua politica degli investimenti per ottenere un rendimento più elevato.

Il rapporto giunge alla conclusione che la Confederazione utilizza le condizioni monetarie per migliorare la situazione delle finanze federali e dell’indebitamento già oggi. Negli ultimi anni il calo delle uscite a titolo di interessi ha sensibilmente sgravato il bilancio. Inoltre la Confederazione si è indebitata maggiormente a lungo termine, così da beneficiare anche in futuro dei tassi d’interesse bassi. Per ora il Consiglio federale è contrario sia a un aumento dell’indebitamento per sfruttare i tassi d’interesse bassi, sia alla creazione di un fondo sovrano. Una politica di questo tipo comporterebbe un aumento del debito che in un secondo tempo dovrebbe essere rifinanziato a tassi più elevati. L’aumento dell’indebitamento è inoltre in contraddizione con il freno all’indebitamento.

Il rapporto mostra pure che al momento non vi è un fabbisogno di finanziamento supplementare per investimenti statali. Attualmente gli investimenti necessari possono essere finanziati tramite i fondi e le entrate esistenti. Il Consiglio federale ritiene che una modifica della politica degli investimenti della BNS e una gestione delle riserve valutarie al di fuori del bilancio della BNS non siano opportune. La Banca nazionale gestisce le proprie riserve valutarie già ora in maniera equilibrata in base ai principi della sicurezza, della liquidità e della redditività.


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