Lo sviluppo partecipativo dei quartieri è una sfida per il futuro

Ittigen, 16.12.2016 - Da alcuni anni lo sviluppo dei quartieri non è più un tema centrale soltanto per le grandi città svizzere, ma anche per quelle di piccole e medie dimensioni. I quartieri e le possibilità di miglioramento della qualità di vita al loro interno sono sotto i riflettori della nuova edizione della pubblicazione «Forum Sviluppo territoriale» dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE).

Dopo gli appartamenti e le case, i quartieri costituiscono la più piccola cellula territoriale di una comunità. Al suo interno si presentano le sfide principali della vita: crescenti esigenze per quanto riguarda gli spazi esterni, elevata mobilità, trasformazioni urbanistiche e convivenza di persone con un bagaglio sociale e culturale differente. Se è vero che la responsabilità in materia di quartieri spetta anzitutto a Comuni, città e Cantoni, la Confederazione sostiene però a sua volta diversi programmi aventi approcci innovativi, al fine di promuovere il rinnovamento strutturale e la coesione. La nuova pubblicazione «Forum Sviluppo territoriale» dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) coglie l'occasione della fine della seconda fase del Programma «Progetti urbani» per accendere i riflettori sullo sviluppo dei quartieri.

Dall'articolo di fondo emerge chiaramente che non è sufficiente limitarsi a gestire gli sviluppi edilizi e dei trasporti, bensì occorre prendere in considerazione anche la dimensione sociale. Le autrici, che hanno anche presentato una pubblicazione sui processi di sviluppo territoriale nei quartieri, nei Comuni, nelle città e nelle regioni, mostrano la varietà e la complessità dell'intervento pubblico nello sviluppo dei quartieri. Le autorità sono tenute ad assumere un ruolo di promozione, coordinamento, motivazione, comunicazione, collaborazione e, in ultima analisi, anche decisionale. Se da un lato i progetti pilota danno l'impulso per migliorare la qualità di vita nei quartieri, dall'altro il successo sul lungo termine è possibile solo se i progetti confluiscono nella struttura ordinaria e dispongono di un apposito budget. Un secondo fattore di successo è la partecipazione adeguata della popolazione al fine di garantire il sostegno necessario per operare i cambiamenti.

Un ulteriore contributo stila un bilancio della seconda fase del programma «Progetti urbani», che ha visto la collaborazione dell'ARE con altre quattro autorità federali e 16 Comuni svizzeri. La Confederazione ha contribuito alla sensibilizzazione delle autorità locali e degli abitanti all'integrazione sociale nelle zone abitative e al miglioramento, mediante varie misure, della qualità di vita. La responsabilità dell'attuazione competeva, a seconda dei casi, al Comune o al Cantone. Oltre alle conoscenze generali è emerso che i Comuni svizzeri sono strutturati in maniera estremamente variegata, di conseguenza è necessario trovare soluzioni individualizzate.

Secondo quanto dichiarato da Ueli Strauss-Gallmann, non sono solo la Confederazione e i Comuni a doversi impegnare; anche i Cantoni possono fornire un importante contributo. Il responsabile dell'Ufficio per lo sviluppo territoriale e la geoinformazione del Cantone di San Gallo ha partecipato al Progetto urbano a Rorschach e ha promosso simili sviluppi di quartieri in altri Comuni del Cantone, collaborando intensamente con il Servizio cantonale per l’integrazione e con la Divisione dell’economia, al fine di fornire il maggior sostegno possibile ai processi. Strauss-Gallmann consiglia ai Comuni di tenere conto fin d'ora del fatto che in futuro saranno necessari finanziamenti maggiori e più personale nell'ambito dello sviluppo dei quartieri.

Uno sguardo alla vicina Germania permette, infine, di capire in che modo questo Paese cerca di gestire lo sviluppo dei quartieri. Oltre a occuparsi di questioni riguardanti lo spazio abitativo, il programma «Die Soziale Stadt» si concentra in particolare sull'integrazione scolastica, sul mercato del lavoro e sul piano sociale. I compiti del programma, infatti, aumentano sempre più in considerazione della crescente immigrazione, dal 2007 dai Paesi UE colpiti dalla crisi economica e, negli ultimi due anni, da zone più lontane afflitte da guerre e crisi. Gli autori dell'articolo attirano l'attenzione sul fatto che anche in Germania lo sviluppo dei quartieri dovrà prevedere la partecipazione degli abitanti, considerati esperti dello spazio sociale in cui vivono, che andranno pertanto coinvolti direttamente nello sviluppo dei progetti. Al contempo si auspica una collaborazione con le imprese di costruzione e le aziende.

Il Forum Sviluppo territoriale n. 3/16 «Lo sviluppo dei quartieri: Le nuove sfide della moderna pianificazione urbana» può essere ordinato per iscritto a UFCL, 3003 Berna, al prezzo di fr. 10.25 IVA inclusa (abbonamento annuale: fr. 30.70 IVA inclusa). La pubblicazione è disponibile anche in formato pdf all’indirizzo www.are.admin.ch. La riproduzione di singoli articoli è ammessa solo dietro citazione della fonte.


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