GAFI: la Svizzera ottiene buoni risultati in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo
Berna, 07.12.2016 - Il 7 dicembre 2016 il Gruppo d’azione finanziaria (GAFI) ha pubblicato il quarto rapporto di valutazione sulla Svizzera. Nel complesso la Svizzera ottiene un giudizio positivo e, rispetto agli altri Paesi già esaminati, consegue un risultato superiore alla media. Il GAFI riconosce la qualità del dispositivo svizzero di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Nel suo rapporto ha formulato una serie di raccomandazioni intese a migliorare la legislazione svizzera e la rispettiva attuazione.
L’ultimo rapporto completo di valutazione sulla Svizzera è stato pubblicato nel 2005. Il nuovo rapporto rispecchia i progressi che il nostro Paese ha compiuto da allora. Questi si basano sulla chiara volontà politica di promuovere l’integrità della piazza finanziaria svizzera e sul grande impegno delle autorità interessate. Oggetto della valutazione sono, d’un canto, il dispositivo di legge e, d’altro canto, l’efficacia delle misure per lottare contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, che la Svizzera ha adottato sulla base delle 40 Raccomandazioni del GAFI rivedute nel 2012.
In relazione al dispositivo di legge, la Svizzera è valutata come conforme o ampiamente conforme per 31 delle 40 Raccomandazioni. Nell’esame dell’efficacia, elemento centrale della valutazione del GAFI, la Svizzera ha ottenuto buoni risultati in sette delle undici tematiche analizzate. Il GAFI non ha inoltre constatato nessuna lacuna importante nel dispositivo.
Nel complesso, i risultati ottenuti dalla Svizzera possono essere giudicati buoni, anche rispetto agli altri Paesi già esaminati. Il nostro Paese deve comunque proseguire i suoi sforzi nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Il rapporto contiene pertanto una serie di raccomandazioni intese a migliorare la legislazione svizzera e la rispettiva attuazione.
In relazione al dispositivo di legge, la Svizzera ha ottenuto buoni voti, tra l’altro per quanto riguarda la criminalizzazione del riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, l’assistenza giudiziaria, le sanzioni finanziarie mirate, la trasparenza delle persone giuridiche e dei costrutti giuridici (trust inclusi) e l’Ufficio di comunicazione per le comunicazioni dei sospetti. Nonostante ciò il GAFI ha constatato alcune lacune nel dispositivo, in particolare per quanto concerne le misure preventive e l’assoggettamento alla legge sul riciclaggio di denaro di avvocati, notai e fiduciari in relazione a determinate attività non finanziarie come la costituzione di società e trust.
Per quanto riguarda l’efficacia di questo dispositivo, il GAFI sottolinea la buona comprensione dei rischi legati al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo in Svizzera, la qualità delle analisi di informazioni finanziarie da parte dell’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro e il loro uso appropriato nelle inchieste penali. Il GAFI riconosce inoltre l’efficacia del perseguimento penale nell’ambito del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo nonché la qualità della cooperazione giudiziaria internazionale. Approva inoltre il fatto che la Svizzera abbia sequestrato e restituito somme considerevoli, in particolare ai Paesi che hanno subito danni a causa della corruzione. Esso ribadisce pure l’attuazione efficace di sanzioni finanziarie mirate e valuta positivamente la vigilanza orientata ai rischi sviluppata dalla FINMA.
Per contro, il GAFI critica determinati aspetti della vigilanza sugli intermediari finanziari e della collaborazione internazionale da parte dell’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro. Anche l’attuazione di misure preventive da parte degli intermediari finanziari necessita di un miglioramento. A questo proposito, soprattutto il numero di comunicazioni di sospetti è considerato troppo basso alla luce dell’importanza della piazza finanziaria svizzera. Nella prassi la coesistenza dell’obbligo e del diritto di comunicazione è fonte di equivoci.
La Svizzera viene sottoposta a un processo di monitoraggio, procedura usuale nel quadro delle valutazione del GAFI. In seno al gruppo di coordinamento interdipartimentale per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (GCRF), il Dipartimento federale delle finanze (DFF) analizzerà le raccomandazioni del rapporto e nel 2017 sottoporrà al Consiglio federale una proposta al riguardo.
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