Attuazione della parità dei sessi in Svizzera: raccomandazioni delle Nazioni Unite

Berna, 18.11.2016 - La Svizzera deve rafforzare il lavoro istituzionale in favore dell’uguaglianza di genere, promuovere maggiormente le pari opportunità nel mondo del lavoro e intensificare la lotta alla violenza contro le donne. Queste le richieste formulate dal competente comitato delle Nazioni Unite nelle sue raccomandazioni sull’attuazione della parità dei sessi in Svizzera pubblicate oggi.

Per la terza volta dal 2001, il competente comitato delle Nazioni Unite ha esaminato l'attuazione in Svizzera della Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW). Dopo che all'inizio di novembre il nostro Paese gli ha presentato a Ginevra i progressi compiuti e i punti tuttora critici, il comitato pubblica oggi una settantina di raccomandazioni.

Le Nazioni Unite si rallegrano "dei progressi conseguiti dalla Svizzera grazie a riforme legislative" e cita tra i passi importanti nel cammino verso l'uguaglianza di genere i programmi in favore delle pari opportunità nelle università e nelle scuole universitarie professionali, la ratifica della convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sulla protezione della maternità e l'intensificazione della lotta alle violenze nei confronti delle donne, quali le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati.

Per contro le Nazioni Unite ritengono che la Svizzera debba rafforzare e dotare di adeguate competenze e risorse i servizi per le pari opportunità nazionale e cantonali. Un altro aspetto critico sollevato è l'indipendenza economica delle donne. Il comitato invita la Svizzera in particolare ad adottare ulteriori misure per lottare contro le disparità salariali e a promuovere la conciliabilità tra famiglia e lavoro con la creazione di posti per la custodia extrafamiliare dei bambini e l'introduzione di un congedo per padri. Inoltre esorta il nostro Paese a intensificare i suoi sforzi nella lotta alla violenza di genere. Le raccomandazioni toccano anche gli impegni internazionali della Svizzera, ad esempio la protezione dei
difensori dei diritti umani.

Le raccomandazioni non sono giuridicamente vincolanti per la Svizzera. Tuttavia, poiché il comitato delle Nazioni Unite è stato istituto per controllare l'adempimento della CEDAW, è loro attribuita grande importanza. L'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo UFU analizzerà pertanto, insieme ai suoi partner e agli altri servizi federali interessati, le raccomandazioni e chiarirà le competenze. Il comitato delle
Nazioni Unite chiede alla Svizzera di presentare entro due anni un rapporto intermedio sull'attuazione delle tre raccomandazioni seguenti: sviluppo di una strategia nazionale per la parità dei sessi e di un piano nazionale per la lotta alla violenza di genere ed elaborazione di uno studio sulle ripercussioni del sistema di rendite sulle coppie a basso reddito.

La Svizzera ha ratificato la CEDAW nel 1997. Da allora rende regolarmente conto al competente Comitato delle Nazioni Unite dello stato di attuazione della Convenzione.

La CEDAW è tra le più importanti convenzioni a tutela dei diritti dell'essere umano e il principale strumento per la difesa dei diritti delle donne a livello internazionale. Attualmente vi hanno aderito 189 Paesi.


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