Nuova regolamentazione per le priorità nella rete elettrica transfrontaliera

Berna, 09.11.2016 - Da un punto di vista fisico, la capacità della rete di trasmissione di energia elettrica transfrontaliera è limitata. Le priorità per le forniture di elettricità oltre confine, stabilite nella legge sull'approvvigionamento elettrico (LAEl) in vigore, superano notevolmente tale capacità, costituendo un pericolo per la sicurezza dell'approvvigionamento. Per questo motivo la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) intende rivedere la regolamentazione di dette priorità. D'ora in poi potranno beneficiarne solo le forniture legate a contratti a lungo termine stipulati prima del 31 ottobre 2002 e quelle provenienti da centrali idroelettriche di frontiera. La priorità per le forniture di energia elettrica ai consumatori finali nel servizio universale e per quelle derivanti da energie rinnovabili saranno soppresse. Nella seduta del 9 novembre 2016, il Consiglio federale ha approvato il rapporto e il disegno di legge della Commissione e ha proposto di accettare il progetto relativo alla modifica della LAEl elaborato nell'ambito dell'iniziativa parlamentare 15.430 «Soppressione delle priorità nella rete di trasporto transfrontaliera».

Se la domanda di forniture di energia elettrica transfrontaliera supera la capacità disponibile, si verificano sovraccarichi della rete. Per ovviare a tale problema, la società nazionale di rete Swissgrid e i gestori delle reti di trasmissione dei Paesi limitrofi collaborano nella gestione della capacità della rete, incrementandola mediante diversi prodotti (annui, mensili e giornalieri) su una piattaforma comune di vendite all'asta.

Ai sensi della vigente LAEl (art. 17) sono esclusi da queste ultime i cosiddetti contratti a lungo termine (long term contracts LTC) conclusi prima del 31 ottobre 2002. Sussiste, inoltre, una priorità per le forniture di energia elettrica ai consumatori finali nel servizio universale e per quelle provenienti da fonti rinnovabili. Nella pratica, finora tale regolamentazione non ha causato problemi, in quanto in passato sono state richieste e concesse soltanto le priorità relative a contratti a lungo temine e, per quanto riguarda le energie rinnovabili, lo sono state solo determinate forniture provenienti da centrali idroelettriche di frontiera. Ad oggi non sono mai state concesse priorità per forniture ai consumatori finali nel servizio universale (nel 2014 era stata rivendicata, per la prima volta, la priorità per il servizio universale, che non era stata tuttavia concessa). Nella sentenza sulla relativa opposizione, il Tribunale amministrativo federale (A-5836/2015) ha confermato che la priorità a favore del servizio universale non è disponibile a priori, ma solo in caso di comprovato bisogno, ai sensi dell'articolo 20 capoverso 2 dell'ordinanza sull'approvvigionamento elettrico. Al momento la sentenza è impugnata dinanzi al Tribunale federale.

Qualora in futuro venissero rivendicate e concesse le priorità per il servizio universale o quelle per le energie rinnovabili, il cui volume, in base alle garanzie d'origine liberamente negoziabili, è, in linea di principio, illimitato, potrebbero verificarsi sovraccarichi nella rete di trasporto transfrontaliera, mettendo, di conseguenza, a repentaglio la stabilità del sistema e quindi la sicurezza dell'approvvigionamento in Svizzera.

Il Consiglio federale è pertanto, favorevole alla soppressione delle priorità per le forniture di energia elettrica ai consumatori finali nel servizio universale e di quelle per le forniture da fonti rinnovabili, previste dall'iniziativa parlamentare 15.430. In tal modo viene ridotto notevolmente il numero delle potenziali priorità e quindi aumentata la sicurezza di approvvigionamento.

Il Consiglio federale approva, inoltre, il disciplinamento a livello di legge delle priorità a favore delle forniture provenienti dalle centrali idroelettriche di frontiera, nella misura in cui esse servano a realizzare le parti di sovranità che spettano alla Svizzera e ai Paesi limitrofi. In questo caso, non si tratterebbe di una nuova priorità, bensì del mantenimento di una parte di quella attuale a favore delle energie rinnovabili. Con tali priorità per le centrali idroelettriche di confine le capacità della rete di trasporto transfrontaliera vengono rivendicate solo in misura contenuta.


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