Lotta al lavoro in nero nel Cantone di Basilea-Campagna: nessun uso abusivo dei fondi federali e cantonali

Berna, 01.11.2016 - Gli accertamenti riguardanti la ZAK («Zentrale Arbeitsmarkt-Kontrolle») sono conclusi. I sospetti di uso abusivo dei fondi federali e cantonali non trovano conferma.

La Confederazione e i Cantoni si assumono per metà le spese di esecuzione per contrastare il lavoro in nero. Il Cantone di Basilea-Campagna, usufruendo della possibilità sancita per legge, ha delegato una parte delle sue attività di controllo. Dal 2010 i controlli nel settore dell’edilizia cantonale vengono eseguiti dalla Centrale di controllo del mercato del lavoro («Zentrale Arbeitsmarkt-Kontrolle» ZAK). Lo scorso anno erano circolate voci di possibili abusi della ZAK nell’utilizzo dei fondi federali e cantonali. La SECO e il Cantone ne hanno preso atto con tutta la serietà del caso e aperto un’inchiesta.

Contabilizzazione corretta degli stipendi
Già a fine 2015 l’ufficio cantonale dell’industria, dell’artigianato e del lavoro (KIGA) ha avviato un’analisi dei costi salariali della ZAK, non riscontrando inizialmente alcuna inesattezza. Per chiarire altre questioni in sospeso, riguardanti in particolare i costi d’esercizio, la SECO e la KIGA del Cantone di Basilea-Campagna hanno incaricato la società di audit KPMG di verificare nei dettagli l’intera situazione finanziaria della ZAK. Ora, secondo il rapporto finale della KPMG, la contabilità della ZAK appare lacunosa negli anni esaminati. Non sono, tuttavia, emersi riscontri che comprovano un danno finanziario a carico della Confederazione e del Cantone nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013. Di conseguenza, gli importi bonificati dal Cantone alla ZAK per quegli anni risultano giustificati. Il sospetto che gli stipendi dei controllori siano stati falsificati o ridimensionati nei documenti destinati alle autorità, non trova conferma.

Ancora da definire l’entità del risarcimento per il 2014
A tutt’oggi, l’esito dell’inchiesta non è ancora definitivo per l’anno 2014. Non è ancora dato sapere se verrà effettivamente chiesto un risarcimento e di quale entità. Al riguardo sono allo studio i risultati del rapporto finale della KPMG e la proporzione tra i costi della ZAK e i controlli svolti. La SECO, in virtù del suo accordo di prestazioni con il Cantone, chiederà eventualmente un risarcimento al Cantone.

Raccomandazioni della KPMG
Il sistema di finanziamento del Cantone di Basilea-Campagna per combattere il lavoro in nero costituisce un’eccezione. Per questa tipologia di compensi, la KPMG ha formulato delle raccomandazioni che dovrebbero garantire una migliore gestione. In futuro la SECO integrerà le raccomandazioni della KPMG nei suoi accordi di prestazioni con i Cantoni.
Il rapporto finale della KPMG sarà inviato alla ZAK. Prima di pubblicarlo, tuttavia, la ZAK ha il diritto di essere sentita in merito alla prevista pubblicazione.


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