La donazione di organi da vivente sarà assicurata meglio dal profilo finanziario

Berna, 21.10.2016 - Oltre alla donazione da parte di persone decedute, la legge sui trapianti disciplina anche la donazione di organi e di cellule staminali del sangue da parte di persone viventi. Nel giugno del 2015 il Parlamento ha approvato diverse modifiche della legge sui trapianti, tra l’altro per migliorare la sicurezza finanziaria dei donatori viventi. Queste e altre modifiche saranno ora attuate a livello di ordinanza. A tale scopo, il Dipartimento federale dell’interno svolge una procedura di consultazione fino al 3 febbraio 2017.

Annualmente in Svizzera circa 115 persone donano da viventi uno dei propri organi, nella maggior parte dei casi un rene. Un’ottantina di persone donano ogni anno cellule staminali del sangue. Visto che dopo una donazione di organi lo stato di salute deve essere monitorato per lungo tempo, i costi generati dalle visite mediche, le analisi di laboratorio e le prestazioni del servizio dei controlli postdonazione non sono indifferenti. Con l’adeguamento dell’ordinanza sui trapianti sono disciplinati in modo più preciso l’assunzione dei costi da parte delle assicurazioni e della Confederazione, nonché i compiti del servizio dei controlli postdonazione a favore dei donatori.

Inoltre, nell’ordinanza sono definiti chiaramente gli interventi medici non ammessi per la preparazione di un prelievo di organi in caso di incapacità di discernimento e mancanza di consenso del donatore. A tal proposito l’ordinanza sui trapianti rinvia alle direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM), in cui i suddetti interventi sono elencati in una lista negativa. Queste direttive sono attualmente in fase di rielaborazione e dovrebbero essere adottate dall’ASSM nel maggio 2017.

Sono previste precisazioni nei casi di trapianti in cui il donatore e il ricevente sono la medesima persona (trapianto autologo). La novità consiste nel fatto che d’ora in avanti l’obbligo di notifica non si applicherà soltanto al sangue del cordone ombelicale, bensì anche a tutte le attività svolte con tessuti e cellule, per esempio il trapianto autologo di tessuto adiposo per l’aumento del seno. L’UFSP delega a Swissmedic la vigilanza su queste attività, il che permette di semplificare il coordinamento dell'esecuzione e di sfruttate le sinergie.

La consultazione sulle modifiche dell'ordinanza, che si basano sulla revisione della legge sui trapianti, durerà fino al 3 febbraio 2017. Il 1° maggio 2016 sono già entrate in vigore le modifiche delle disposizioni di legge relative al pari trattamento dei frontalieri in materia di attribuzione degli organi e alla definizione degli espianti standardizzati.


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