Il consigliere federale Ueli Maurer e il presidente della BNS Thomas Jordan parteciperanno all’assemblea annuale del FMI e della Banca mondiale
Berna, 06.10.2016 - Il consigliere federale Ueli Maurer, capo della delegazione svizzera, e Thomas Jordan, presidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera, parteciperanno all’assemblea annuale congiunta del Fondo monetario internazionale (FMI) e del Gruppo della Banca mondiale che si terrà a Washington D.C. dal 7 al 9 ottobre 2016. Essi rappresenteranno la Svizzera anche alla riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 che precederà l’assemblea annuale.
Nella sua previsione semestrale sulla crescita dell’economia mondiale, stimata di poco superiore al 3 per cento per il 2016, il FMI conferma la sua posizione piuttosto pessimistica e tra i rischi principali individua le ripercussioni della Brexit, le razionalizzazioni incomplete del sistema bancario dell’UE, la politica monetaria asincrona e il volume dei crediti concessi tuttora elevato in Cina. Anche a medio termine (2019−2021) il FMI prevede che nei Paesi industriali si avrà una crescita moderata ad un tasso medio dell’1,5 per cento che è inferiore dell’1 per cento circa rispetto alla media storica. Alla luce di questo contesto, il tema principale dell’assemblea annuale del FMI verterà sullo scarso potenziale di crescita dovuto a minori investimenti, a una produttività più bassa e ai cambiamenti demografici svantaggiosi. Sarà anche discussa la questione dell’estensione e dell’organizzazione della rete di sicurezza finanziaria globale.
La Svizzera ritiene che le riforme degli ultimi anni abbiano rafforzato notevolmente il sistema finanziario ed economico globale. È particolarmente importante che venga implementata una politica di bilancio credibile a medio termine. Il FMI deve affrontare questa tematica nel quadro della sua sorveglianza delle politiche economiche, sottolineando l’importanza delle regole di bilancio efficaci. La Svizzera sostiene i lavori del FMI per la globalizzazione che devono evidenziare soprattutto l’importanza a lungo termine della libera circolazione dei capitali e dei mercati aperti per incentivare la crescita e lo sviluppo.
Il consigliere federale Ueli Maurer rappresenterà la Svizzera anche nel Gruppo della Banca mondiale. I dibattiti verteranno sul ruolo di quest’ultimo nel quadro dell’attuazione dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile nonché sullo sviluppo e sull’orientamento a medio termine della Banca mondiale. I governatori discuteranno anche della dotazione di risorse della Banca mondiale. I Paesi membri auspicano che il Gruppo della Banca mondiale si impegni maggiormente a risolvere problemi transnazionali e globali (mutamenti climatici, le crisi legate ai rifugiati e le pandemie).
Inoltre, sarà affrontata la questione del potere di voto degli Stati membri della Banca mondiale. A tal proposito, i criteri principali per stabilire il potere di voto dei singoli Paesi dovrebbero essere il potenziale economico e i contributi finanziari all’Associazione internazionale per lo sviluppo (IDA). La Svizzera si adopera affinché nel determinare il potere di voto si attribuisca una ponderazione maggiore ai contributi all’IDA al fine di incentivare i Paesi membri ad effettuare versamenti elevati.
A Washington la Svizzera firmerà anche tre programmi per un controvalore di 16,5 milioni di franchi con il Fondo monetario internazionale intesi a rafforzare la mobilitazione delle risorse nazionali e a migliorare la gestione macroeconomica nei Paesi in via di sviluppo. Questi programmi rientrano nel contributo della SECO alla cooperazione e allo sviluppo economici.
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