La flotta di Super Puma riprende il normale esercizio di volo dopo l’incidente d’elicottero delle Forze aeree svizzere

Berna, 29.09.2016 - Le Forze aeree hanno ripreso il normale esercizio di volo con la flotta di Super Puma. Dalle prime informazioni raccolte non è emerso alcun indizio che suggerisca una causa tecnica per l’incidente.

Questa mattina hanno inizio le vaste operazioni di recupero sulla piazza sinistrata nella regione del San Gottardo. Su incarico dell’esercito, nei pressi del luogo dell’incidente alcuni specialisti civili ripuliranno anche un torrente che è stato sporcato dall’acqua utilizzata per lo spegnimento.

Per determinare la causa dell’incidente il 28 settembre è stata avviata un’inchiesta che viene condotta dalla Giustizia militare. Dalle prime informazioni raccolte non è emerso alcun indizio che suggerisca una causa tecnica per l’incidente. Dopo aver consultato il giudice istruttore militare, il comandante delle Forze aeree ha deciso che oggi (giovedì) il normale servizio di volo con la flotta di Super Puma riprenderà completamente.

Per i cosiddetti voli in montagna i piloti delle Forze aeree svizzere svolgono un’istruzione speciale in montagna e si allenano regolarmente in tale contesto anche dopo la conclusione dell’istruzione di base. Questi allenamenti comprendono tra l’altro atterraggi in alta montagna nonché esercizi specifici al simulatore in condizioni difficili. L’istruzione corrisponde alle esigenze per l’impiego nell’intera regione alpina.

Nel 2016 la Svizzera è stata ispezionata quattro volte

L’elicottero Super Puma precipitato trasportava un gruppo d’ispezione composto da quattro rappresentanti francesi. L’ispezione è stata svolta nel quadro del Documento di Vienna del 2011 dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Tale documento permette a ogni Stato membro dell’OSCE di procurarsi, in loco, informazioni relative al rispetto delle misure concordate, volte ad incrementare la fiducia e la sicurezza.

Secondo il Documento di Vienna, ciascuno Stato partecipante ha il diritto di effettuare ispezioni sul territorio di qualsiasi altro Stato partecipante. Lo Stato che richiede l’ispezione può designare un’area specifica. In quest’occasione, il gruppo di ispettori viene informato su tutte le attività militari in corso di svolgimento nell’area designata al momento dell’ispezione. Possono essere visitate truppe, scuole e impianti. Una simile ispezione dura al massimo 48 ore.

Quest’anno la Svizzera è stata ispezionata quattro volte: a luglio da Lussemburgo e Malta, ad agosto dagli Stati Uniti, tra agosto e settembre dalla Gran Bretagna e a fine settembre dalla Francia. Dal canto suo, nel 2016 la Svizzera ha partecipato a ispezioni in Kirghizistan (con la Germania) e in Finlandia (con il Lussemburgo).


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