Adeguamento della scheda di coordinamen-to PSIA per l'aeroporto di Zurigo: deposito pubblico

Berna, 27.09.2016 - In data odierna l'Ufficio federale dell'aviazione civile UFAC ha depositato pub-blicamente l'adeguamento della scheda di coordinamento PSIA relativa all'aeroporto di Zurigo (PSIA 2). Vengono così creati i presupposti per aumentare ulteriormente la sicurezza operativa del più importante scalo elvetico. La scheda di coordinamento prevede tra l'altro i decolli da sud lungo una linea retta, in presenza di particolari condizioni meteorologiche, nonché l'adeguamento di singole rotte aeree.

Il piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica (PSIA) e la relativa scheda di coordinamento disciplinano l'esercizio e l'infrastruttura aeroportuali. Nell'estate 2013 il Consiglio federale aveva adottato la scheda di coordinamento PSIA per l'aeroporto di Zurigo (PSIA1), basata in ampia misura sull'infrastruttura esistente e sull'esercizio di allora. Con il presente adeguamento della scheda (PSIA 2) vengono create le basi per le prossime importanti fasi di sviluppo dello scalo. In primo piano figura l'aumento del margine di sicurezza. Vengono ad esempio integrati nel PSIA gli esiti di un esame di sicurezza effettuato a seguito di un grave episodio che ha visto protagonisti due aeromobili in fase di decollo. Dal rapporto sull'esame di sicurezza pubblicato nel 2013 emerge che l'esercizio dell'aeroporto di Zurigo è sicuro. Visti la sua posizione geografica, piste e rotte aeree che si incrociano e argomenti politici legati all'impatto fonico, l'esercizio dell'aeroporto è tuttavia da considerarsi molto complesso, cosa che si ripercuote negativamente sul margine di sicurezza.  

Esercizio complesso in presenza di bise o nebbia

Attualmente, la sfida maggiore per le operazioni di volo è costituita dalle fasi caratterizzate da bise o nebbia. In simili condizioni, il margine di sicurezza può essere aumentato notevolmente effettuando decolli da sud lungo una linea retta. Questo processo, che dovrebbe essere ammesso anche in condizioni di scarsa visibilità, implicherebbe circa 13 000 decolli da sud lungo una linea retta, fermo restando il numero di movimenti aerei stimato entro il 2030. Ciò corrisponde circa al 7% dei decolli annui. Nel quadro dell'attuale adeguamento della scheda di coordinamento PSIA sono state studiate anche varianti intese ad ammettere i decolli da sud lungo una linea retta nelle ore di punta o durante tutta la giornata. Visto il pronosticato, notevole aumento del carico fonico, la Confederazione rinuncia tuttavia alla definizione di ulteriori varianti con decolli da sud lungo una linea retta.    

Rendere possibile l'esercizio su piste più lunghe

Già nella scheda di coordinamento del 2013 si era proceduto alla messa in sicurezza del territorio per consentire l'allungamento delle piste 28 e 32. Ora si tratta di rendere possibile l'esercizio anche su piste più lunghe. Grazie all'allungamento della pista 28 dagli attuali 2500 a 2900 metri, tutti i tipi di aeromobili potrebbero atterrarvi anche in condizioni meteorologiche avverse, quali pioggia o forte vento da dietro. Attualmente, numerosi aeromobili impiegati sulle rotte intercontinentali optano spesso per l'avvicinamento da sud, cosa che complica l'esercizio. Se la pista 32 venisse allungata da 3300 a 3700 metri, anche gli aeromobili pesanti impiegati sulle rotte intercontinentali potrebbero decollare da essa; ne risulterebbe un minor numero di punti d'incrocio a terra. A giudizio della Confederazione, entrambe le misure contribuirebbero a ridurre la complessità delle operazioni.

Il PSIA 2 contiene inoltre due ottimizzazioni di rotta che rendono possibile un esercizio più sicuro ed efficiente. Uno degli adeguamenti riguarda i decolli in direzione ovest, il secondo concerne un ampliamento del raggio dell'attuale curva verso sinistra in caso di decolli in direzione sud.

L'insieme di questi provvedimenti conduce a una riduzione significativa della complessità dell'esercizio aeroportuale e, di conseguenza, a un aumento dei margini di sicurezza. Oltre al guadagno in termini di sicurezza, è così possibile compensare le perdite di capacità intervenute per diversi motivi negli ultimi anni. L'attuazione di queste misure consentirà tuttavia soltanto in misura molto limitata di aumentare le capacità e di intensificare le attività operative.

Definizione di una zona caratterizzata da impatto fonico

Nel quadro del PSIA 2 viene inoltre fissata in via definitiva una zona caratterizzata da impatto fonico che limita lo sviluppo delle attività operative. Quest'operazione costituisce anche la base per l'ampliamento del programma di protezione fonica. Dalle ultime previsioni emerge che zone più ampie rispetto a quanto supposto prima del 2013 sono interessate dall'impatto fonico nelle ore notturne. Questo sviluppo, dovuto alla maggiore domanda di voli intercontinentali nelle tarde ore serali, è già in atto. La curva del rumore definita attualmente non consente tuttavia un ulteriore aumento del numero di voli dopo le ore 22.   

Con il deposito pubblico della scheda di coordinamento PSIA e dei relativi rapporti, le autorità e la popolazione potranno esprimersi sulla scheda nel quadro di una procedura di audizione e partecipazione. Una volta valutati gli esiti di questa procedura ed eliminate le eventuali divergenze rispetto al piano direttore cantonale, il Consiglio federale approverà la scheda di coordinamento PSIA. Non appena l'aeroporto avrà avviato le prossime fasi pianificatorie, attraverso la domanda per un nuovo regolamento d'esercizio o per progetti di costruzione, sarà possibile presentare opposizione.


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