Diagnosi preimpianto: requisiti più severi per i laboratori

Berna, 26.09.2016 - A partire dall'autunno 2017, in Svizzera la diagnosi preimpianto (DPI) sarà consentita a determinate condizioni. La revisione della legge sulla medicina della procreazione (LPMA) è stata approvata da una netta maggioranza del Popolo nella votazione del 5 giugno 2016. Il Dipartimento federale dell'interno presenta ora il disegno della relativa ordinanza, in cui propone requisiti di qualità più severi per i laboratori attivi nella medicina della procreazione e nella diagnosi preimpianto.

I metodi della medicina riproduttiva sono complessi e pongono requisiti severi per il personale e l'infrastruttura. I laboratori che li applicano devono pertanto adempire criteri restrittivi per tutelare l'embrione e la donna che si sottopone all'intervento. Con l'ammissione della diagnosi preimpianto i requisiti saranno ulteriormente inaspriti. Nell'ambito della DPI, un embrione fecondato artificialmente in laboratorio è sottoposto a un esame genetico prima di essere impiantato nell'utero della donna. Di regola sono due i laboratori coinvolti in questa procedura: quello di medicina riproduttiva, in cui sono sviluppati gli embrioni dai quali vengono prelevate una o due cellule per la DPI e il laboratorio genetico in cui viene eseguito l'esame genetico delle cellule.

Per entrambi i laboratori i requisiti saranno più severi. La revisione dell’ordinanza sulla medicina della procreazione (OMP) prevede ora che i laboratori di medicina della procreazione debbano essere dotati di un'appropriata gestione della qualità. Inoltre i capi di laboratorio devono disporre di una formazione di base e di un perfezionamento professionale specifici. Sono altresì obbligati a tenersi al passo coi tempi sullo stato della scienza e della tecnica mediante corsi di aggiornamento.

I requisiti posti ai laboratori genetici sono stabiliti nell'ordinanza sugli esami genetici sull'essere umano (OEGU). Già oggi questi laboratori necessitano di un'autorizzazione dell'Ufficio federale della sanità pubblica. In futuro quelli che effettuano esami genetici nell'ambito di metodi di procreazione, dovranno essere accreditati. I capi di laboratori che intendono eseguire diagnosi preimpianto dovranno inoltre possedere il titolo di «specialista FAMH in analisi medico-genetica» o di «specialista FAMH in medicina di laboratorio, genetica medica».

Con l'accreditamento dei laboratori e requisiti più severi per i capi di laboratorio si vuole garantire un elevato standard di qualità uniformemente in tutta la Svizzera.

La consultazione sulle modifiche dell'ordinanza durerà fino al 9 gennaio 2017. Le modifiche dovranno essere adottate dal Consiglio federale. La legge sulla medicina della procreazione approvata in votazione popolare il 5 giugno 2016 e il diritto di applicazione dovrebbero entrare in vigore nell'autunno 2017.


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