Il Consiglio federale respinge l'iniziativa popolare «AVSplus»

Berna, 05.07.2016 - Il 25 settembre gli elettori si esprimeranno sull'iniziativa popolare «AVSplus: per un'AVS forte», che chiede di aumentare del 10 per cento le rendite di vecchiaia dell'AVS. L'accettazione dell'iniziativa comporterebbe un incremento delle uscite dell'AVS di circa 4 miliardi l'anno, che raggiungerebbe addirittura i 5,5 miliardi entro il 2030. Il Consiglio federale ritiene che non vi sia alcun margine di manovra finanziario per un tale aumento delle prestazioni. Il suo obiettivo è mantenere queste ultime al loro livello attuale e a tal fine ha presentato la riforma Previdenza per la vecchiaia 2020.

Attualmente i conti dell'AVS sono ancora in equilibrio. Nei prossimi anni, però, le generazioni del baby boom degli anni 1950 e 1960 raggiungeranno l'età di pensionamento, ragion per cui per l'AVS si prevedono deficit annuali che senza contromisure adeguate cresceranno fino a 7 miliardi entro il 2030.

Il Consiglio federale ha pertanto presentato la riforma Previdenza per la vecchiaia 2020, che si prefigge di coprire i futuri deficit di finanziamento dell'AVS mantenendo al contempo il livello delle rendite. Attualmente dibattuta in Parlamento, la riforma interessa sia il primo che il secondo pilastro e garantisce così piena trasparenza.

Per l'AVS l'accettazione di «AVSplus» significherebbe un onere supplementare di oltre 4 miliardi l'anno a partire dal 2018. L'iniziativa non precisa le relative modalità di finanziamento, che dovrebbero quindi essere stabilite dal Parlamento ed eventualmente sottoposte a votazione popolare. In base alla regolamentazione vigente, la Confederazione dovrebbe sostenere circa un quinto delle spese supplementari, mentre per la parte residua i promotori dell'iniziativa propongono un aumento delle deduzioni salariali e dei contributi dei datori di lavoro.

Il Consiglio federale ritiene che non vi sia alcun margine di manovra finanziario per aumentare le rendite AVS come richiesto dall'iniziativa. Il suo scopo è garantire il livello delle rendite nella previdenza per la vecchiaia e il finanziamento dell'AVS. Dall'introduzione di quest'ultima, nel 1948, la popolazione svizzera può contare sul fatto di ricevere la propria rendita al momento del pensionamento. Con la sua riforma, il Consiglio federale vuole rinnovare questa promessa e rafforzare la solidarietà tra le generazioni. Il Consiglio federale e il Parlamento respingono l'iniziativa.


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