Rapporto d’attività 2015/2016 dell'IFPDT

Berna, 27.06.2016 - L'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ha pubblicato oggi il suo 23° rapporto d'attività.

Nel 2015, le autorità federali hanno ricevuto ben 597 domande di accesso a documenti ufficiali, una cifra record dall'entrata in vigore nel 2006 della legge sulla trasparenza (LTras). In 319 casi (54 %), le autorità hanno concesso un accesso illimitato e in 127 casi (21 %) un accesso parziale. In 98 casi (16 %), è invece stata completamente negata la possibilità di visionare i documenti. Visto il continuo incremento delle domande di accesso si prevede che il grado di notorietà e d'utilizzo della LTras continuerà ad aumentare.

Nella sua sentenza pronunciata il 6 ottobre 2015, la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) ha dichiarato non valido l’Accordo Safe Harbor concernente la protezione dei dati concluso fra l’Unione europea e gli Stati Uniti. L'IFPDT ha perciò comunicato al Consiglio federale che neanche l’accordo tra la Svizzera e gli USA non è più sufficiente a salvaguardare una protezione adeguata della sfera privata. Il 16 dicembre 2015 il Consiglio federale ha incaricato la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) di negoziare un nuovo accordo che sia in grado di soddisfare le esigenze di protezione dei dati dei cittadini. Nel frattempo, l'UE ha concluso un nuovo accordo denominato Privacy Shield. La Svizzera deve aspirare a una convenzione sulla trasmissione dei dati negli Stati Uniti di eguale portata, cosicché anche in futuro potrà disporre di un livello di protezione dei dati equiparabile a quello con l'UE.

Da molti anni ci si sta adoperando affinché il numero AVS venga utilizzato anche al di fuori del settore delle assicurazioni sociali, ad esempio in quello del registro di commercio. Tuttavia, questo contraddice la volontà iniziale del legislatore e aumenta considerevolmente il rischio di violazione della protezione dei dati. Nell'anno in rassegna, l'IFPDT ha pertanto chiesto al Consiglio federale di prendere una decisione di principio in materia. Esso ritiene che solo con un numero proprio a un settore si possano limitare i rischi di un collegamento abusivo dei dati. Il Consiglio federale ha preso atto del documento interlocutorio e incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) di esaminare accuratamente la questione legata all'utilizzo del numero AVS.

Sorveglianza statale

Nell'anno in esame, l'IFPDT ha preso posizione anche in merito a numerosi progetti di legge. Ad esempio ha criticato due aspetti della legge sulle attività informative: gli ampi poteri che verrebbero conferiti al servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) celano il rischio che venga violata anche la sfera privata di cittadini incensurati. Inoltre, escludendo dalla legge sulla trasparenza (LTras) l'acquisizione d'informazioni da parte del SIC, vi è il pericolo che tale servizio venga considerato dall’opinione pubblica come una camera oscura. Come lo dimostra una sentenza del Tribunale federale dello scorso mese di maggio, il SIC può già oggi tenere sotto chiave documenti che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza della Svizzera o le relazioni con altri Stati. Sono invece valutate positivamente dall'IFPDT le misure di controllo a più livelli previste nella nuova legge.

Per quanto concerne la legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (LSCPT), l'IFPDT ha ribadito che l'attuale durata di conservazione di sei mesi non dovrebbe essere estesa. Si oppone pure alla richiesta degli utilizzatori di diritti d'autore di far capo ai dati della LSCPT per punire l'upload illegale di film e musica: un simile modo di procedere violerebbe il diritto fondamentale del segreto postale e delle telecomunicazioni, garantito dalla Costituzione.

Controlli in materia di protezione dei dati

Infine, durante l'anno in esame l'IFPDT ha effettuato numerosi controlli in materia di protezione dei dati. Nell'ambito dei trasporti pubblici ha chiarito la questione del trattamento dei dati raccolti mediante lo Swiss Pass, giungendo alla conclusione che le FFS devono cancellare costantemente i dati di controllo dei passeggeri e non possono più, come finora, conservarli per 90 giorni. Ha inoltre proceduto ad ampi accertamenti in merito ai servizi di ricezione dei dati delle assicurazioni malattia. Dal 2015 questi ultimi fungono da interfaccia tra i fornitori di prestazioni mediche e le assicurazioni allo scopo di garantire la protezione della sfera privata dei pazienti. Come è emerso dai controlli, la grande maggioranza di questi servizi soddisfa le norme sulla protezione dei dati.

Sono pure soddisfacenti i risultati degli accertamenti relativi alla carta clienti della Coop (Supercard). Su consiglio dell'IFPDT, l’impresa ha migliorato l'informazione dei titolari della carta in merito all’analisi degli acquisti. La ditta Cablecom ha di sua iniziativa precisato le disposizioni in materia di protezione dei dati in relazione al TV-Box «horizon». Ora i clienti vengono meglio informati sugli scopi dell'elaborazione dei loro dati.

Lotta internazionale contro la frode fiscale e diritti politici

Con il suo impegno nella lotta internazionale contro la frode fiscale e la sottrazione d’imposta la Svizzera ha definito nuovi standard. Attualmente si stanno elaborando le necessarie basi giuridiche in materia. In vari pareri e sedute, l'IFPDT si è adoperato affinché in questo processo non venissero trascurati i diritti della personalità dei contribuenti.

Nel campo dei diritti politici esso si è occupato della raccolta delle firme per le iniziative popolari e i referendum. Ha indicato che l'utilizzo dei dati dei firmatari per l'invio di lettere d'informazione o simili è unicamente ammesso se gli interessati vi hanno liberamente ed espressamente acconsentito.

 


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