Il servizio postale svizzero sotto la lente d’ingrandimento

Berna, 13.06.2016 - Nel confronto internazionale, il servizio postale svizzero vanta un livello qualitativo molto elevato. Anche nel rapporto annuale 2015 emerge che la Posta svizzera ha ampiamente soddisfatto le disposizioni del legislatore. Gli operatori postali privati forniscono, a loro volta, un importante contributo all'approvvigionamento postale e, con i loro servizi, rilanciano la concorrenza nel settore. Sulla base delle nuove abitudini della clientela e per ragioni legate ai costi, la Posta ha trasformato numerosi uffici postali in agenzie. Oltre a ciò, sono stati sottoposti a verifica il recapito a domicilio e i punti di ubicazione delle cassette. PostCom vigila che, in casi specifici, vengano cercate soluzioni alternative adeguate per la popolazione e il commercio, con una particolare attenzione per le regioni periferiche. Per quanto riguarda la rete di uffici postali e agenzie, PostCom chiede l'applicazione di criteri basati sul principio regionale, anziché di un valore medio valido per l'intero Paese. Inoltre, la concorrenza auspicata dal legislatore nei singoli ambiti è ancora troppo esigua. Alcuni adeguamenti giuridici potrebbero ovviare alla situazione.

Nel 2015 il mercato postale svizzero ha realizzato complessivamente un fatturato di circa 3,94 miliardi di franchi contro i 3,98 dell’anno precedente per un volume di 3,836 miliardi di invii contro i 3,849 del 2014 (posta-lettere fino a 2 kg, posta-pacchi fino a 30 kg, invii espresso e servizi di corriere, giornali e periodici, import ed export). Pertanto, rispetto all'anno precedente si osserva un leggero calo sia in termini di fatturato, sia di volume; tuttavia le spedizioni di pacchi legate all'E-commerce e alla vendita per corrispondenza sono ulteriormente aumentate. La struttura della concorrenza è cambiata solo di poco. Per quanto riguarda i pacchi fino a 30 kg la quota di mercato della Posta svizzera è tuttora pari all'80 per cento. Nel segmento liberalizzato delle lettere della posta interna, grazie all'elevato volume di invii la sua quota di mercato è quasi del 99 per cento (sia in termini di fatturato che di volume).

 

Raggiungibilità: valori in crescita

Il 90 per cento della popolazione residente permanente deve poter raggiungere un ufficio postale o un'agenzia entro 20 minuti, a piedi o con i mezzi di trasporto pubblici. Se in una regione la Posta offre un servizio a domicilio («Sportello postale a domicilio»), questo lasso di tempo è di 30 minuti. Nel 2015 la raggiungibilità si attestava al 94,3 per cento (+0,6 %) per le
economie domestiche che possono raggiungere il punto d’accesso più vicino in meno di 20 minuti, al 95,8 per cento (2014: 95,3 %) se si considera anche il servizio a domicilio.

Il miglioramento è riconducibile a due fattori: primo, gli abitanti delle regioni rurali si sono trasferiti in aree più popolate; secondo, i trasporti pubblici sono stati ulteriormente ottimizzati. Secondo il diritto vigente, la raggiungibilità viene stimata sulla base di un valore medio annuale. Tuttavia, PostCom ritiene che sarebbe più significativo prendere in considerazione tale raggiungibilità a livello regionale e chiede che vengano elaborati e sanciti nella legge criteri di pertinenza locale.

 

Lodevole puntualità

Nel 2015 la Posta ha consegnato ai destinatari entro un giorno il 97,8 per cento delle lettere della posta A, migliorando leggermente la puntualità rispetto al 2014 (97,7%). Il risultato per la posta B è pressoché uguale a quello dell’anno precedente: il 98,9 per cento (2014: 99,0 %) di tali lettere è stato recapitato nei tempi previsti. Complessivamente la Posta ha smistato circa 2,203 miliardi di lettere nel servizio interno, di cui oltre il 70 per cento della posta B.

I livelli qualitativi sono risultati elevati anche per quanto riguarda la puntualità nel recapito della posta-pacchi. I tempi di consegna sono leggermente migliorati per i pacchi Priority (PostPac Priority): 97,5 per cento contro il 97,4 per cento dell’anno precedente. La
puntualità per i pacchi Economy (PostPac Economy) si mantiene invece sugli stessi livelli, attestandosi nuovamente al 97,5 %.

 

Prosegue la trasformazione della rete di uffici postali

Nel 2015 è continuata, pressoché con la medesima intensità, la trasformazione della rete di uffici postali. I Comuni hanno il diritto di rivolgersi a PostCom, ma raramente si avvalgono di questa possibilità: solo uno su dieci dei 115 casi è giunto alla Commissione, forse anche in relazione al fatto che le agenzie offrono molti servizi negli estesi orari di apertura.

Nell’anno in esame PostCom ha emanato una raccomandazione negativa in merito
alla prevista chiusura degli uffici postali di Ramsen (SH) e Grandvillard (FR). In mancanza di un partner per un’agenzia, la Posta prevedeva di introdurre il servizio a domicilio. Tuttavia, nei due Comuni vi erano diversi partner potenziali e, rispetto ad altri casi, il tragitto per raggiungere gli uffici postali della zona risultava eccessivamente lungo. Sulla base delle caratteristiche regionali presenti in quell'area, PostCom ha quindi raccomandato alla Posta di cercare con impegno, in collaborazione con i Comuni, un partner per l’apertura di un’agenzia.

Nei casi che le vengono sottoposti PostCom procede a un’analisi globale del servizio postale nella regione interessata. La Commissione si aspetta che la Posta fornisca le proprie prestazioni avvalendosi di una pianificazione globale che preveda uffici postali centrali e una rete d’appoggio composta da agenzie e soluzioni di servizio a domicilio.

 

Gli orari di apertura degli uffici postali dovranno essere adeguati a livello regionale

Nel rapporto annuale 2013 PostCom aveva invitato la Posta a rivedere gli orari di apertura degli uffici postali per tenere conto della nuova realtà sociale. Di seguito, la Posta ha avviato un progetto per chiarire in maniera approfondita questo punto, concludendo, sulla base dei risultati, che un adeguamento generale degli orari di apertura, deciso in modo centrale, non sarebbe opportuno, mentre potrebbe essere utile procedere ad aggiustamenti a livello locale e regionale in funzione delle esigenze della clientela. PostCom ne osserverà l’attuazione.

 

Distribuzione a domicilio

La Posta sostiene di valutare la soppressione del recapito a domicilio secondo principi di adeguatezza e proporzionalità. Il numero delle economie domestiche escluse dalla distribuzione regolare in tutta la Svizzera (1005) è esiguo sia in termini assoluti che in rapporto al totale delle abitazioni occupate tutto l'anno (1,715 milioni). PostCom controlla che vengano trovate soluzioni alternative valide.

 

Nel 2017 verranno stabiliti standard minimi per le condizioni di lavoro

I partner sociali (la Posta, l'organizzazione settoriale dei fornitori di servizi postali privati KEP&Mail e i sindacati) hanno concluso contratti collettivi di lavoro. In conformità con il proprio mandato, a fine 2015 PostCom ha avviato uno studio su vasta scala per determinare le condizioni di lavoro in uso nel settore postale. Su questa base, nel 2017 la Commissione elaborerà standard minimi a riguardo.

 

Procedure e denunce rette dal diritto in materia di vigilanza

Nell’anno in esame PostCom ha ricevuto complessivamente 36 lettere da cittadini scontenti della Posta contro le 44 del 2014. 21 di queste riguardavano problemi legati al recapito (2014: 26). Gli altri operatori postali sono stati oggetto di due lettere di reclamo da parte dei cittadini (2014: 4).

La legge sulle poste concede ai fornitori di servizi postali un diritto all’accesso alle caselle postali di altri operatori. Le condizioni (inclusa la rimunerazione per l'accesso) devono essere definite per contratto. Gli operatori possono rivolgersi a PostCom, che decide in merito alla conclusione di un contratto, solo se non riescono ad accordarsi tra loro sull’accesso. A metà 2015 la Commissione ha ricevuto una richiesta in tal senso, in quanto l’operatore privato faceva valere che la rimunerazione calcolata conformemente all’articolo 20 dell'ordinanza sulle poste (OPO) comportava prezzi della posta proibitivi. L’operatore chiedeva di calcolare tale rimunerazione di accesso in modo tale che risultasse più conveniente. Nella sua decisione del 4 marzo 2016, PostCom non ha accordato la deroga all’ordinanza. La decisione è stata impugnata.

Nell’anno in esame la Commissione ha emanato 12 decisioni riguardanti l’ubicazione delle
cassette postali (2014: 3), di cui 10 a sfavore dei richiedenti e 2 a favore. In uno dei due
casi in cui la decisione (8/2015) è stata favorevole al richiedente, la Posta ha inoltrato ricorso. Il Tribunale amministrativo federale ha confermato la decisione della PostCom. Nel 2015 sono pervenute a PostCom complessivamente poco meno di una sessantina di contestazioni riguardanti l’ubicazione delle cassette postali contro le due dozzine del 2014.

Per quanto riguarda le controversie sulla distribuzione a domicilio, nel 2015 PostCom
ha avviato una procedura in cinque casi proprio come nel 2014. Va precisato che un
caso concerne sette richiedenti. La Commissione ha emanato una decisione in quattro casi: in due ha accolto la richiesta degli abitanti di beneficiare del recapito a domicilio, mentre negli altri due l’ha respinta.

 

Ottimo lavoro dell'organo di conciliazione

L'organo di conciliazione indipendente, attribuito sul piano amministrativo a PostCom, si occupa di controversie di diritto civile, risponde a un'esigenza della clientela e presta un servizio di elevata qualità. Nel 2015 si sono rivolte complessivamente 151 persone a tale organismo. Nel 60 per cento circa dei casi è stato possibile appianare verbalmente per via negoziale le divergenze tra il cliente e l’operatore. Nel rimanente 40 per cento si è
dovuto aprire una procedura. In nessun caso è stato necessario arrivare a un procedimento giudiziario.

 

Prospettive

Sulla base delle attività finora svolte e dell'esperienza acquisita, PostCom osserva che sono opportuni diversi adeguamenti giuridici, al fine di soddisfare gli obiettivi del Consiglio federale previsti dalla legislazione in materia e le decisioni delle Camere federali. In tal senso viene accordata particolare attenzione alle esigenze delle varie regioni. La Commissione continua altresì a sostenere l'accesso al mercato di fornitori privati dal punto di vista tecnico, infrastrutturale (ad es. accesso a caselle postali da parte di altri fornitori di servizi postali) e in relazione alle prestazioni.

Con ogni probabilità a esercitare un forte impatto sarà la «Sharing Economy». A differenza delle aziende che oggigiorno, ai sensi della legge e dell'ordinanza sulle poste, sono soggette a un obbligo di notifica, la maggior parte dei nuovi concorrenti "dell'ultimo miglio" non sono ancora registrati e non versano imposte o tasse per l'attività esercitata. Tenuto conto della digitalizzazione, dei cambiamenti repentini della struttura e della disgregazione dell'attuale catena di processi e di fornitura, PostCom valuterà, insieme ad altre autorità, se si presenterà l'esigenza di modificare o integrare la regolamentazione esistente.

Sono da valutare, inoltre, nuove questioni, quali le cosiddette cassette delle lettere «intelligenti», che la Posta Svizzera vuole testare nell'estate del 2016 nell'ambito di un progetto pilota, e un regime del traffico più restrittivo, che limiti l’accesso motorizzato a singoli quartieri dei centri cittadini. In entrambi i casi i fornitori di servizi postali privati potrebbero essere svantaggiati. PostCom osserverà attentamente questi sviluppi.


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