Un controprogetto del Consiglio federale in risposta all’«Iniziativa per la bici»

Berna, 10.06.2016 - Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha deciso l’elaborazione di un controprogetto all’iniziativa popolare federale «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali (Iniziativa per la bici)». L’iniziativa chiede che l’articolo costituzionale sui sentieri e i percorsi pedonali sia integrato con disposizioni riguardanti le vie ciclabili. Il Consiglio federale sostiene l’equiparazione del traffico ciclistico a quello pedonale ed escursionistico a livello di politica dei trasporti, ma respinge qualsiasi richiesta che vada oltre. Ha incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di preparare un progetto al riguardo da porre in consultazione.

L’iniziativa popolare «Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali (Iniziativa per la bici)» è stata depositata il 1° marzo 2016 con 105 234 firme valide. Lanciata da Pro Velo Svizzera, l’iniziativa è sostenuta ufficialmente da 26 partiti e associazioni, fra cui figurano non solo quelle attive nel campo dei trasporti, ma anche organizzazioni dei settori sanitario, energetico e ambientale, che si adoperano per il miglioramento del traffico ciclistico per ragioni non necessariamente connesse alla politica dei trasporti. L’Iniziativa per la bici chiede che l’attuale articolo costituzionale sui sentieri e i percorsi pedonali (art. 88 Cost.) sia integrato con disposizioni riguardanti le vie ciclabili.

Consapevole che la diffusione dell’uso della bicicletta può contribuire al decongestionamento del traffico nelle ore di punta, alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 e alla promozione della salute, in linea di principio la Confederazione ritiene opportuno e appropriato un maggiore impegno a favore delle vie ciclabili. Tuttavia, dato che queste sono di competenza dei Cantoni e dei Comuni e che nell’assunzione di nuovi compiti deve fare i conti con precisi limiti finanziari e di personale, la Confederazione respinge tutti quegli elementi che vanno al di là della semplice integrazione dell’attuale articolo costituzionale, quale ad esempio la riformulazione per il passaggio da una norma potestativa a una imperativa. Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di elaborare un controprogetto che assicuri l’equiparazione del traffico ciclistico a quello pedonale ed escursionistico.


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