Il Consiglio federale intende facilitare l’esecuzione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone

Berna, 18.05.2016 - Con l’intento di facilitare l’esecuzione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone, il 18 maggio 2016 il Consiglio federale ha incaricato il Parlamento di ratificare due convenzioni del Consiglio d’Europa concernenti la notifica e il conseguimento di prove in materia amministrativa. La decisione del Consiglio federale segue i provvedimenti intesi a rafforzare la lotta contro gli abusi sul mercato del lavoro adottati il 4 marzo 2016.

Nel corso della riunione odierna l’Esecutivo ha incaricato il DFGP di presentargli entro la fine di ottobre 2016 un messaggio concernente l’approvazione della ratifica delle suddette convenzioni. Il DFGP dovrà redigere il rapporto in collaborazione con il DFAE.

Il Consiglio federale aveva già deciso il 4 marzo 2016 di adottare provvedimenti per rendere più efficaci le misure collaterali alla libera circolazione delle persone, licenziando il messaggio concernente la modifica del Codice delle obbligazioni (Proroga di contratti normali di lavoro che prescrivono salari minimi) e adottando un Piano d’azione per ottimizzare l’attuazione delle misure collaterali entro l’autunno del 2016. Il DEFR era stato inoltre incaricato di verificare la possibilità di introdurre un indirizzo postale in Svizzera per le imprese estere che distaccano lavoratori nel nostro Paese e di presentare al Consiglio federale una proposta in merito.

Sulla base dei risultati ottenuti da un gruppo di esperti interno all’Amministrazione, diretto dal DEFR e da alcuni rappresentanti del DFGP e del DFAE, il Consiglio federale intende ratificare la Convenzione europea sulla notifica all’estero di documenti in materia amministrativa (STCE n. 94) e la Convenzione europea sul conseguimento all’estero d’informazioni e di prove in materia amministrativa (STCE n. 100). Con la Convenzione numero 94 gli Stati contraenti si impegnano ad accordarsi reciproca assistenza per la notifica di documenti in materia amministrativa. 

A dicembre del 2014 la SECO aveva condotto un sondaggio tra le autorità cantonali di esecuzione delle misure collaterali per individuare le difficoltà legate alla notifica all’estero di documenti in materia amministrativa e gli eventuali interventi in proposito. I risultati avevano evidenziato la necessità di trovare una soluzione per facilitare e velocizzare il processo.

La ratifica delle convenzioni porterebbe quindi a una semplificazione della procedura di notifica all’estero di documenti in materia amministrativa nel quadro dell’esecuzione delle misure collaterali, rispettando inoltre gli obblighi previsti dal diritto internazionale e dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone.

Il 18 dicembre 2015 l’Esecutivo aveva licenziato il messaggio relativo alla modifica della legge contro il lavoro nero. La versione riveduta della legge migliora lo scambio di informazioni tra le varie autorità coinvolte e rafforza la lotta contro gli abusi, andando oltre il lavoro nero: in particolare, sarà più facile rilevare eventuali infrazioni alla legge sui lavoratori distaccati (LDist) o ai contratti collettivi di lavoro di obbligatorietà generale.

Precedentemente, il 1° luglio 2015 il Consiglio federale aveva infatti adottato il messaggio concernente la modifica della LDist, in cui proponeva al Parlamento di aumentare da 5000 a 30 000 franchi il limite superiore delle sanzioni amministrative previste dalla LDist per infrazioni alle condizioni lavorative e salariali minime.


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Rolf Gerspacher, capo del settore Sorveglianza del mercato del lavoro SECO
Tel. 058 462 29 31


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