«La sicurezza della Svizzera» 2016: il Servizio delle attività informative della Confederazione presenta il rapporto sulla situazione

Berna, 02.05.2016 - Le sfide per gli organi preposti alla politica di sicurezza in Svizzera sono vieppiù complesse: il numero degli attori rilevanti aumenta; il contesto in materia di politica di sicurezza si sta frammentando; il contesto strategico della Svizzera è caratterizzato da una sollecitazione eccezionalmente elevata dell’Europa a causa di diverse situazioni di crisi. Il rapporto annuale sulla situazione pubblicato dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha lo scopo di contribuire a fornire un orientamento a livello di politica di sicurezza.

Le situazioni di crisi nel Vicino e Medio Oriente hanno immediate ripercussioni sull’Europa e sulla Svizzera sotto forma di un’impennata dei flussi migratori e di un’accresciuta minaccia terroristica. Lo «Stato islamico» ha assunto la leadership del terrorismo jihadista. Un ulteriore incremento della minaccia terroristica è rappresentato dall’invio in Europa da parte dello «Stato islamico» di persone incaricate di pianificare o eseguire attentati sul continente. Il SIC aveva già pubblicamente segnalato l’aumento del livello di minaccia all’inizio del novembre 2015. I successivi attentati di Parigi e Bruxelles hanno purtroppo confermato la valutazione del SIC. La minaccia terroristica rimane elevata anche per la Svizzera. La Svizzera e gli interessi svizzeri all’estero non figurano tra gli obiettivi principali di attentati commissionati o organizzati dallo «Stato islamico». Tuttavia la Svizzera è parte del mondo occidentale, ritenuto dai jihadisti ostile all’islam, e rimane pertanto un possibile obiettivo di attentati terroristici. Gli interessi degli Stati che partecipano alla coalizione militare contro lo «Stato islamico», nonché gli interessi russi, ebraici/israeliani e arabi sul territorio svizzero sono sempre più minacciati.

La situazione di crisi con la Russia è in evoluzione già da alcuni anni. Il conflitto tra Occidente e Russia è destinato, con ogni probabilità, ad avere effetti a lungo termine nel contesto strategico della Svizzera e, per quanto concerne la politica di sicurezza sul continente europeo, sta riducendo alla seguente alternativa gli sviluppi possibili in un’ottica realistica: o si configureranno nuove sfere d’influenza oppure si assisterà a un progressivo inasprimento delle tensioni. Anche in questo ambito si osserva un aumento dell’importanza delle information operations.

Condotto con mezzi tradizionali o sotto forma di cyberspionaggio, lo spionaggio continua a rappresentare una minaccia: anche in Svizzera l’intensità degli attacchi a informazioni degne di essere protette non è scemata. Nel quadro del programma di prevenzione e sensibilizzazione Prophylax il SIC sensibilizza dal 2004 le aziende svizzere, le scuole universitarie e gli istituti di ricerca alle minacce e ai rischi legati alle attività di spionaggio e alla proliferazione. Al riguardo il SIC, tramite il Centro dei media elettronici, ha fatto produrre il cortometraggio «Nel mirino» sulla tematica dello spionaggio economico. Il cortometraggio, scaricabile dal sito web del DDPS (www.ndb.admin.ch), ha lo scopo di contribuire alla protezione della piazza industriale e di ricerca svizzera da fughe involontarie di dati e danni alla reputazione.

Una delle sfide nell’ambito della lotta alla proliferazione ha potuto essere gestita con successo mediante la conclusione di un accordo con l’Iran. Tale accordo è volto a impedire un accesso dell’Iran all’arma nucleare nei prossimi 10–15 anni. Ciononostante il compito della lotta alla proliferazione non ha perso nulla della sua importanza.

Il SIC ha incentrato il rapporto sulla situazione di quest’anno sulla Cina, uno Stato che negli ultimi trent’anni ha attraversato una fase di enorme rafforzamento. La nuova forza economica consente alla Cina di presentarsi sulla scena internazionale con maggior disinvoltura e di esercitare un crescente influsso a livello mondiale. Con l’accrescersi della presenza della Cina sulla scena internazionale aumentano anche – su iniziativa di entrambe le Parti – i contatti tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica popolare cinese.


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Isabelle Graber
Capa Comunicazione SIC
058 462 76 98



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Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport
http://www.vbs.admin.ch

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