Giornata contro il rumore: “ascoltare la città”

Berna, 26.04.2016 - Per limitare l’uso del suolo occorre che i nostri agglomerati si sviluppino verso l’interno, ciò che comporta però il rischio di un aumento del carico fonico soprattutto negli spazi urbani. La lotta al rumore tocca in quel caso i propri limiti. Il Consiglio per l’assetto del territorio (COTER) e la Commissione federale per la lotta contro il rumore (CFLR) hanno perciò deciso di collaborare maggiormente assieme: in un documento congiunto i due organi mostrano come si possano conciliare la lotta contro il rumore e la pianificazione territoriale.

La "giornata contro il rumore" di quest'anno ha fatto suo il motto "ascoltare la città". Una città pulsante comporta rumori sia positivi che negativi. Il carico fonico aumenta parallelamente all'incremento della densità di sfruttamento e di traffico e incombe la minaccia di un rumore di fondo omnipresente. Per mantenere l'attrattività dell'abitare in un contesto urbano occorre che gli specialisti della pianificazione territoriale e della lotta al rumore trovino delle soluzioni adatte alla prevenzione dei conflitti connessi all'inquinamento acustico.

Densificazione urbana: cresce il rischio di un aumento del carico fonico

Un uso parsimonioso del suolo esige che la densificazione degli insediamenti abbia luogo verso l'interno, cioé verso i centri ben urbanizzati. Ciò può generare conflitti fra la pianificazione del territorio e la protezione fonica in quanto sempre più spesso si deve edificare in zone soggette a rumore. E dove vivono più persone aumentano normalmente anche il traffico pubblico e individuale, generando nuovamente un maggiore carico acustico. Inoltre si riducono i periodi di quiete a causa della tendenza verso una società attiva 24 ore al giorno e si diffondono nuove tipologie di rumore quali i rumori quotidiani e del tempo libero. In particolare il rumore generato dal pubblico nei quartieri orientati alla vita notturna può condurre a conflitti difficilmente sanabili. L'Ordinanza contro l'inquinamento acustico non fissa precisi valori limite per questo genere di rumore. Inoltre il fatto che un tipo di rumore venga percepito come fastidioso dipende dalla disposizione personale del singolo individuo, dal momento dell'insorgenza del rumore e da diversi altri fattori.

Un documento comune indica la volontà di collaborazione

Le due commissioni extraparlamentari, il Consiglio per l'assetto del territorio (COTER) e la Commissione federale per la lotta contro il rumore (CFLR), hanno riconosciuto, che è necessaria una più stretta collaborazione fra la lotta contro il rumore e la pianificazione territoriale per raggiungere un'elevata qualità degli insediamenti combinata con la migliore protezione fonica. Essi hanno pertanto elaborato un documento comune. Quest'ultimo identifica i problemi, che necessitano di un intervento prioritario, e indica gli sviluppi, che sono rilevanti per la lotta contro il rumore e la pianificazione territoriale. Infine vengono segnalati gli orientamenti da seguire per una migliore armonizzazione fra i due settori.

Il rumore deve essere possibilmente evitato già alla fonte

Il principale obiettivo condiviso, secondo il documento congiunto, consiste nel ridurre in generale il rumore o di evitarne addirittura il suo insorgere. Alla riduzione del rumore alla fonte deve essere data la massima priorità, in modo particolare al rumore generato dal traffico. Provvedimenti efficaci sono quelli tecnici applicati ai veicoli e alle pavimentazioni stradali, le zone con limite di 30 km/h e le reti attrattive di percorsi pedonali e ciclabili. Per brevi tratte si dovrebbe poter rinunciare all'uso dell'auto grazie a proposte mirate.

Nel documento congiunto viene proposta da parte degli esperti del rumore e della pianificazione la delimitazione di zone rumorose al di fuori delle zone industriali, come ad es. le zone destinate alla vita notturna, nelle quali sia permesso un livello sonoro più alto rispetto a quello dei quartieri residenziali, anche durante i periodi del giorno più sensibili. Al contrario devono essere preservate o create ex-novo delle zone tranquille, quali spazi di compensazione per le regioni molto esposte al rumore. Tali zone tranquille possono consistere in spazi aperti e parchi pubblici all'interno degli agglomerati, aree ricreative di prossimità oppure percorsi ciclabili e pedonali lontani dagli assi principiali di traffico.

 

 

RIQUADRO

Il rapporto "Lotta contro il rumore e pianificazione del territorio: Principi - Posizioni - Indirizzi operativi" è stato redato in tedesco e francese. Sono disponibili riassunti in tedesco, francese e italiano. I documenti possono essere scaricati come pdf dal sito web della CFLR (http://www.eklb.admin.ch) dal menù "Documentazione".


Indirizzo cui rivolgere domande

CFLR: Dott. Georg Thomann, Amt für Natur und Umwelt Graubünden (ANU) Gürtelstrasse 89, 7001 Coira, Tel. 081 257 29 52, e-mail: georg.thomann@anu.gr.ch
COTER: Lukas Bühlmann, Schweizerische Vereinigung für Landesplanung VLP-ASPAN, Sulgenrain 20, 3007 Berna, Tel. 031 380 76 76, E-Mail: lukas.buehlmann@vlp-aspan.ch



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Commissione federale per la lotta contro il rumore
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