Aiuto pubblico allo sviluppo della Svizzera nel 2015

Berna, 13.04.2016 - Con lo 0,52 per cento dell’RNL destinato all’aiuto pubblico allo sviluppo (APS), nel 2015 la Svizzera si è mantenuta nel primo terzo dell’elenco dei donatori dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e figura all’8° posto tra i 29 Paesi membri del Comitato di aiuto allo sviluppo (CAS) dell’OCSE, che questo mercoledì pubblica la sua classifica annuale. I costi legati all’accoglienza dei richiedenti l’asilo durante il loro primo anno di soggiorno rappresentano oltre il 13 per cento dell’APS della Svizzera.

Nel 2015 sono stati destinati all’aiuto pubblico allo sviluppo 3404 milioni di franchi, con un incremento di 182 milioni rispetto al 2014. Questa somma corrisponde allo 0,52 per cento del reddito nazionale lordo (RNL). L’aumento è stato possibile grazie allo stanziamento di mezzi supplementari deciso negli ultimi anni dal Parlamento.

La contabilizzazione dell’APS si basa su direttive comuni, elaborate all’interno del CAS, che permettono di effettuare confronti sul piano internazionale tra gli impegni presi dai vari Paesi. Secondo il comunicato stampa pubblicato questo mercoledì dall’OCSE (link), ventidue su ventinove Paesi membri del CAS, tra cui la Svizzera, hanno aumentato il loro impegno nel 2015.

Il rapporto APS/RNL della Svizzera è passato dallo 0,50 allo 0,52 per cento tra il 2014 e il 2015. La Svizzera conserva così l’8° posto nella classifica dei Paesi membri del CAS. Va ricordato che la percentuale del reddito nazionale lordo destinata all’aiuto pubblico allo sviluppo è un indicatore riconosciuto a livello internazionale per comparare il grado di impegno dei Paesi donatori. In cifre assolute, la Svizzera si piazza all’11° posto.

L’aiuto pubblico allo sviluppo della Confederazione è principalmente di competenza del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), attraverso la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), e del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), attraverso l’unità Cooperazione e sviluppo economici della Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Oltre ai mezzi dell’aiuto umanitario, della cooperazione allo sviluppo, della cooperazione economica allo sviluppo e dell’aiuto alla transizione nei Paesi dell’Europa dell’Est, utilizzati dalla DSC e dalla SECO, vengono contabilizzate anche altre spese pubbliche riconducibili all’APS, in particolare nel campo della promozione della pace, dei diritti umani e dell’asilo. Nel 2015, i costi legati all’accoglienza dei richiedenti l’asilo provenienti da Paesi in via di sviluppo durante il loro primo anno di soggiorno in Svizzera hanno rappresentato il 13,4 per cento dell’APS.

La DSC e la SECO pubblicheranno nel mese di giugno, in occasione del loro rapporto annuale congiunto sulla cooperazione internazionale svizzera, informazioni dettagliate sull’impiego delle risorse finanziarie destinate, nel 2015, all’aiuto pubblico allo sviluppo.


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