Le prestazioni infermieristiche devono continuare a essere fornite solo su prescrizione medica

Berna, 23.03.2016 - Il Consiglio federale intende promuovere la professione infermieristica. A questo scopo ha già avviato diverse misure, come quelle previste dal Masterplan Formazioni professionali sanitarie e dalla legge sulle professioni sanitarie. È tuttavia contrario al fatto che altri gruppi professionali possano fornire e fatturare prestazioni autonomamente senza prescrizione medica. Pertanto respinge l’iniziativa parlamentare «LAMal. Maggiore autonomia per il personale sanitario», che chiede questo cambiamento di sistema.

Attualmente la legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) distingue tra due tipi di fornitori di prestazioni: i medici e gli ospedali che esercitano direttamente a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS, assicurazione di base); altre persone che possono fornire prestazioni esclusivamente su prescrizione o indicazione medica, tra cui rientrano gli infermieri, gli fisioterapisti e gli ergoterapeuti.

L’iniziativa parlamentare «LAMal. Maggiore autonomia per il personale sanitario» chiede un cambiamento del sistema, in modo tale che in futuro gli infermieri potranno, in modo autonomo e senza prescrizione medica, effettuare valutazioni, dispensare prestazioni di consulenza e coordinamento nonché adottare misure delle cure di base, fatturando a carico dell’AOMS; gli assicuratori invece potrebbero concludere con gli infermieri un corrispondente contratto. Le commissioni competenti del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati hanno sostenuto l’iniziativa e nel gennaio 2016 la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale ha adottato la relativa modifica di legge.

Il Consiglio federale contrario a una modifica di legge
Il Consiglio federale, pur comprendendo le motivazioni dell’iniziativa, finalizzata a rivalutare lo statuto degli infermieri e migliorare il coordinamento tra loro, propone di proseguire la via intrapresa con la strategia Sanità2020 e chiede di non entrare nel merito della modifica di legge proposta.

Nel febbraio 2016 il rapporto finale relativo al Masterplan Formazioni professionali sanitarie ha evidenziato che negli ultimi anni l’attrattiva e il numero dei diplomi di formazione in ambito sanitario sono aumentati. Sono previste ulteriori misure per il rafforzamento delle cure, come ad esempio l’introduzione della legge sulle professioni sanitarie o il programma d’incentivazione «Interprofessionalità nel settore sanitario 2017-2021» deciso nel marzo 2016. Queste misure intendono garantire che in futuro la Svizzera possa disporre di un maggior numero di professionisti della salute ben qualificati. Il Consiglio federale ritiene pertanto adempiute le richieste principali dell’iniziativa parlamentare.

Inoltre l’approvvigionamento coordinato deve continuare a essere rafforzato con progetti mirati. Nel quadro di Sanità2020 sono stati compiuti importanti passi in avanti, come la Strategia nazionale in materia di cure palliative, la Strategia nazionale sulla demenza e la Strategia nazionale contro il cancro. Anche la cartella informatizzata del paziente contribuirà a un migliore coordinamento.

Preoccupazioni per un aumento dei costi
Secondo il Consiglio federale, l’iniziativa crea incentivi sbagliati, che potrebbero portare a un aumento dei costi per l’AOMS e quindi per gli assicurati. Una correzione a posteriori di questi incentivi risulta in generale estremamente difficile. Nelle case di cura o a domicilio presso le persone bisognose di cure, gli infermieri potrebbero dispensare in modo autonomo prestazioni per la valutazione, la consulenza e le cure di base e fatturare a carico dell’AOMS. Questo incentiverebbe ad aumentare il volume delle prestazioni. Nelle case di cura invece potrebbero sorgere costi supplementari, poiché le persone bisognose di cure sarebbero attribuite dagli specialisti a livelli di cure superiori. Nelle cure ambulatoriali, le prestazioni sono calcolate in funzione del numero delle ore di lavoro effettuate; soprattutto in questo ambito ciò costituisce un forte incentivo finanziario a fornire il maggior numero possibile di prestazioni.

Infine il Consiglio federale è convinto che la modifica di legge proposta possa avere un effetto pregiudizievole. Altri specialisti medico-terapeuti (p. es. dell’ergoterapia e della fisioterapia), che oggi erogano prestazioni solo su prescrizione medica, potrebbero chiedere di beneficiare delle stesse condizioni. Questo potrebbe comportare un aumento dei costi. Pertanto, finché non esistono soluzioni per un migliore coordinamento e una gestione a lungo termine del sistema sanitario, occorre evitare che altri gruppi professionali possano fornire prestazioni direttamente a carico dell’AOMS.


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