Prodotti agricoli e derrate alimentari: consumatori più tutelati grazie a un migliore coordinamento tra le autorità

Berna, 04.03.2016 - Un coordinamento e un’informazione migliori tra le autorità coinvolte consentirebbero di tutelare meglio i consumatori e i produttori dai casi di frode in relazione alle denominazioni protette di prodotti agricoli e derrate alimentari. A tale conclusione giunge il rapporto che il Consiglio federale ha redatto per dare seguito a un postulato della Consigliera agli Stati Géraldine Savary.

La questione di scoprire e punire i casi di frode in relazione alle denominazioni protette di prodotti agricoli e prodotti agricoli trasformati (bio, DOP/IGP, montagna e alpe, caratterizzazione della carne di pollame, vino) acquisisce una valenza sempre maggiore in un contesto di progressiva apertura del mercato. Da un lato i produttori chiedono misure efficaci per prevenire distorsioni della concorrenza intollerabili da parte di aziende che violano le norme approfittando spesso di vantaggi finanziari. Dall'altro, i consumatori esigono un'elevata protezione, soprattutto dopo diversi scandali alimentari, e strumenti efficaci per lottare contro le violazioni in relazione alle denominazioni, all'importazione, all'esportazione e al transito nonché alla caratterizzazione dei prodotti agricoli.

Il rapporto pubblicato dal Consiglio federale illustra le relative basi legali dal punto di vista della regolamentazione e dell'esecuzione. Esso fornisce, inoltre, una panoramica del coordinamento tra le diverse autorità interessate e i singoli controlli, nonché dell'attività di vigilanza delle autorità federali sugli organi di controllo coinvolti.

Sulla scorta di tale analisi, nel rapporto vengono vagliate e proposte misure di miglioramento dell'attuale sistema di lotta contro le violazioni. Per ovviare alle lacune dell'attuale sistema di controllo, sono proposti in particolare miglioramenti a livello di obbligo di notifica di irregolarità constatate nei controlli, nell'esecuzione e nell'applicazione delle disposizioni penali.

Sempre nel rapporto si legge che, essendo i settori interessati soggetti a diverse norme rette da varie leggi e ordinanze e l'esecuzione ripartita tra diverse autorità federali e cantonali, una possibile misura sarebbe creare una piattaforma comune su cui mettere a disposizione informazioni e risultati.


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Paolo Degiorgi,
Settore Promozione della qualità e delle vendite,
Ufficio federale dell'agricoltura
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