I Paesi Bassi, che presiedono attualmente il Consiglio dell’UE, e la Cina nell’agenda del primo viaggio del consigliere federale Didier Burkhalter nel 2016
Berna, 11.01.2016 - Per il primo viaggio all’estero dell’anno, il consigliere federale Didier Burkhalter si recherà giovedì all’Aia, dove incontrerà il ministro degli affari esteri neerlandese Bert Koenders, con il quale discuterà soprattutto delle relazioni tra la Svizzera e l’Unione Europea (UE), presieduta dai Paesi Bassi nel primo semestre del 2016. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) si recherà in seguito direttamente a Pechino per fare il punto, venerdì, con il suo omologo Wang Yi sulle relazioni tra la Svizzera e la Cina, partner strategico al di fuori delle frontiere europee.
All’Aia, Didier Burkhalter ricorderà in primo luogo al suo interlocutore le misure e le scadenze previste dal Consiglio federale per la messa in atto delle disposizioni volte a gestire meglio la migrazione, continuando tuttavia a preservare e sviluppare la via bilaterale. All’ordine del giorno dei colloqui, vi sono anche le questioni istituzionali che dovranno regolare il funzionamento delle relazioni tra la Svizzera e il suo principale partner economico, l’Unione europea. Didier Burkhalter e Bert Koenders esamineranno inoltre le relazioni bilaterali e le varie forme di collaborazione costruttiva esistenti tra i due Paesi.
A Pechino, si terrà venerdì la 6a tornata del dialogo politico tra la Svizzera e la Cina. Il consigliere federale Burkhalter e il ministro Wang parleranno anche delle relazioni economiche che uniscono i due Paesi, faranno il punto sui dialoghi avviati nel campo della lotta alla corruzione e al terrorismo, nonché dei diritti umani e discuteranno della collaborazione in materia di cyber-sicurezza. Durante i colloqui saranno anche affrontate altre questioni, come la cooperazione tra Svizzera e Cina all’interno delle istituzioni multilaterali, per esempio nel quadro dell’ONU o del G20, la sicurezza nella regione asiatica, i principali focolai di crisi attuali e il contributo della Svizzera al mantenimento della pace, in particolare attraverso la Ginevra internazionale.
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