Valutazione del potenziale di occupazione derivante da alcune riforme fiscali

Berna, 18.12.2015 - Le famiglie, l’economia e il fisco potrebbero beneficiare di una deduzione illimitata dei costi per la custodia di bambini. Anche il passaggio all’imposizione individuale darebbe impulso all’occupazione, ma comporterebbe una riduzione delle entrate per gli enti pubblici o oneri nettamente superiori per alcune categorie di coniugi che vivono in comunione domestica. A queste conclusioni è giunto il documento di lavoro elaborato dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) nel quadro dell’iniziativa sul personale qualificato della Confederazione.

Nel confronto internazionale il tasso di occupazione delle donne in Svizzera è elevato. A causa dell’alta percentuale di occupati a tempo parziale, il numero delle ore di lavoro prestate è però molto basso. Secondo uno studio dell’OCSE, alla base dell’elevata percentuale di lavoratori a tempo parziale vi sono un sistema di custodia dei bambini non abbastanza sviluppato e troppo costoso, le disparità salariali tra uomo e donna, prospettive di carriera inique e i considerevoli oneri fiscali per il coniuge che consegue il secondo reddito.

Il sistema fiscale riduce l’incentivo al lavoro in due modi. In primo luogo, i redditi dei coniugi vengono cumulati ai fini del calcolo delle imposte; la somma dei redditi e le conseguenti aliquote fiscali marginali più elevate creano un disincentivo al lavoro per il coniuge che consegue il secondo reddito (generalmente la moglie). In secondo luogo, la deducibilità dei costi per la custodia di bambini da parte di terzi è limitata; ciò comporterebbe un ulteriore aumento delle tariffe applicate per la custodia, già particolarmente elevate.

Potenziale di occupazione stimato

Nel quadro dell’iniziativa sul personale qualificato, l’AFC ha esaminato attentamente due possibili riforme e quantificato le loro ripercussioni sull’occupazione.

  • Passaggio all’imposizione individuale: in caso di passaggio a un’imposizione individuale vera e propria a livello federale e cantonale, a breve e medio termine l’occupazione delle donne coniugate e delle madri potrebbe aumentare di 50 000 posti a tempo pieno al massimo. Poiché ai fini dell’analisi è stata considerata una versione semplificata della riforma, le cifre sono ancora molto incerte. Ad esempio, l’analisi non tiene conto di eventuali misure correttive, come una deduzione per i coniugi con un solo reddito. Tuttavia, in assenza di misure di accompagnamento, una parte considerevole dei coniugi con un solo reddito dovrebbe sostenere un aumento delle imposte.
  • Riforma della deduzione dei costi per la custodia di bambini: se i costi per la custodia di bambini da parte di terzi fossero deducibili in maniera illimitata dalle imposte sul reddito sia a livello federale che cantonale, a breve e medio termine l’occupazione potrebbe aumentare di quasi 5000 posti a tempo pieno.

A lungo termine le ripercussioni delle due riforme sull’occupazione potrebbero essere ancor più positive.

Ripercussioni differenti per gli enti pubblici

Non sarebbero soltanto le famiglie e l’economia a beneficiare dell’abolizione del limite previsto per la deduzione dei costi per la custodia di bambini da parte di terzi. Anche per il fisco, infatti, le ripercussioni sarebbero positive. A breve e medio termine, alla diminuzione delle entrate di circa 60 milioni di franchi per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni si contrappone un incremento delle entrate fiscali e dalle assicurazioni sociali di circa 70 milioni di franchi. La riforma della deduzione dei costi per la custodia di bambini da parte di terzi si finanzierebbe pertanto autonomamente a seguito dell’aumento dell’occupazione.

Nonostante gli effetti positivi sull’occupazione, il passaggio a un’imposizione individuale vera e propria provocherebbe una riduzione delle entrate della Confederazione. Nel caso dell’imposta federale diretta, a seconda di come sarà strutturata la riforma e senza tenere conto degli impulsi sull’occupazione, le minori entrate raggiungerebbero un importo compreso tra i 240 milioni e i 2,35 miliardi di franchi all’anno.


Indirizzo cui rivolgere domande

Patrick Teuscher, capo della Comunicazione,
tel. +41 58 463 22 04, patrick.teuscher@estv.admin.ch



Pubblicato da

Amministrazione federale delle contribuzioni
https://www.estv.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-60090.html