Il Consiglio federale avvia la consultazione concernente il programma di stabilizzazione 2017–2019

Berna, 26.11.2015 - Ieri il Consiglio federale ha avviato la consultazione concernente il programma di stabilizzazione 2017–2019. Il programma prevede, a partire dal 2017, sgravi di circa 1 miliardo rispetto all’attuale pianificazione. In tal modo il Consiglio federale crea i presupposti per il rispetto delle direttive del freno all’indebitamento nella prossima legislatura. Con un totale di 25 misure, che intervengono principalmente sul versante delle uscite, il programma di stabilizzazione riguarda tutti i compiti della Confederazione. Anche nei settori del personale e delle uscite amministrative della Confederazione sono previsti provvedimenti di risparmio. La procedura di consultazione termina il 18 marzo 2016.

A seguito dell’abolizione nel gennaio 2015 del tasso di cambio minimo da parte della Banca nazionale svizzera, è stato necessario correggere nettamente al ribasso le previsioni relative alla crescita economica reale e al rincaro. Di conseguenza anche le entrate della Confederazione cresceranno molto più lentamente rispetto a quanto previsto finora. Già nel Preventivo 2016 il Consiglio federale ha pertanto attuato misure di sgravio per oltre 1 miliardo. Il programma di stabilizzazione 2017–2019 dovrebbe sgravare il bilancio di un ulteriore miliardo a partire dal 2017. Per l’attuazione delle 25 misure previste nel programma è necessario adeguare 12 leggi federali esistenti e abrogarne una.

La strategia di sgravio del Consiglio federale concerne in primo luogo il fronte delle uscite. Le misure del programma di stabilizzazione determinano un rallentamento della crescita delle uscite in tutti i settori di compiti. Nel corso della prossima legislatura anche il settore proprio della Confederazione (personale, spese per beni e servizi e spese d’esercizio, investimenti dell’Amministrazione) registrerà una crescita nettamente più lenta rispetto ad ora. Nella prossima legislatura le direttive del freno all’indebitamento potranno essere rispettate anche con l’attuazione del programma di stabilizzazione unicamente se le misure di risparmio previste in tale programma non saranno compensate immediatamente da maggiori uscite. Negli anni a venire sarà pertanto opportuno adottare una politica delle uscite moderata; nuovi progetti o un’estensione delle prestazioni esistenti saranno possibili soltanto a fronte di un controfinanziamento adeguato.

Interruzione di due anni della crescita delle uscite con un debole grado di vincolo

Dopo l’attuazione del programma di stabilizzazione 2017–2019, è ancora prevista una crescita media delle uscite del 2,7 per cento annuo per gli anni 2017–2019. Tale crescita è riconducibile principalmente a riforme importanti e a nuovi progetti, come in particolare la costituzione del Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (dal 2016), l’integrazione del fondo per il supplemento rete nel bilancio della Confederazione (dal 2017), la creazione del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (dal 2018), la riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 (secondo la decisione del Consiglio degli Stati, dal 2018[1]) e la riforma III dell’imposizione delle imprese (dal 2019). A questa crescita si aggiunge il forte aumento delle uscite a favore della migrazione.

Dopo essere rimaste pressoché costanti tra il 2015 e il 2016, le uscite dovrebbero ricominciare ad aumentare dal 2017. Questo aumento riguarderà però quasi esclusivamente i settori fortemente vincolati (fondo per il supplemento rete, contributi alle assicurazioni sociali, partecipazioni di terzi alle entrate della Confederazione, migrazione). Nel complesso, invece, tra il 2016 e il 2017 le uscite con un debole grado di vincolo (tra cui quelle per l’educazione e la ricerca, le relazioni con l’estero, la difesa nazionale e l’agricoltura) rimarranno invariate. Soltanto dal 2018 potrebbe verificarsi nuovamente una crescita modesta in questi settori.


[1] Conformemente all’art. 5 dell’ordinanza sulle finanze della Confederazione (RS 611.01) questa decisione della Camera prioritaria deve essere indicata nel Piano finanziario di legislatura 2017–2019.


Indirizzo cui rivolgere domande

Serge Gaillard, direttore dell’Amministrazione federale delle finanze AFF
tel. +41 58 462 60 05, serge.gaillard@efv.admin.ch



Pubblicato da

Il Consiglio federale
https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html

Dipartimento federale delle finanze
https://www.efd.admin.ch/efd/it/home.html

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-59671.html