Piano d’azione nazionale per il Doubs

Berna, 24.11.2015 - L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), in collaborazione con l’Ufficio federale dell’energia (UFE) e i Cantoni di Neuchâtel e Giura, ha pubblicato il 24 novembre 2015 il piano d’azione nazionale in favore del Doubs. Il piano ha l’obiettivo di ottenere un miglioramento durevole della situazione ecologica di tale fiume e di garantirvi la sopravvivenza dell’aprone (Zingel asper), un pesce che ha un valore emblematico per il Doubs.

Come numerosi altri corsi d'acqua, il Doubs è esposto a numerose influenze: la costruzione di sbarramenti e di soglie per produrre elettricità, le attività di svago o l'immissione di sostanze prodotte da attività antropiche. L'impatto complessivo di tali attività perturba gli ecosistemi. Vi sono inoltre state diverse morie di pesci. Inoltre non è più garantita la sopravvivenza dell'asprone nel Doubs, verso il quale la Svizzera e la Francia hanno un particolare responsabilità di protezione.  

Il piano d'azione nazionale pubblicato il 24 novembre 2015 intende quindi ristabilire il buon funzionamento degli ecosistemi legati al Doubs transfrontaliero e giurassiano e garantire la conservazione durevole dell'insieme delle specie caratteristiche del fiume e dei suoi affluenti. Per quanto concerne l'aprone, il piano costituisce anche la risposta della Svizzera alle raccomandazioni formulate dalla Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa (Convenzione di Berna). 

Sei campi d'intervento

La prima parte del piano d'azione illustra il contesto generale, lo stato della situazione, le pressioni sugli ecosistemi e i campi d'intervento prioritari:

  • regime idrologico;
  • proprietà chimico-fisiche delle acque;
  • ecomorfologia e interconnessione degli habitat acquatici;
  • ambienti naturali, collegamento e specie;
  • ricerca e monitoraggio;
  • comunicazione e sensibilizzazione.

La seconda parte descrive i contenuti di ogni singola misura, il quadro dell'attuazione e i relativi dettagli. Alcune misure assai urgenti sono già in fase di realizzazione, ad esempio quelle volte ad attenuare l'impatto dei deflussi discontinui, a migliorare il trattamento delle acque di scarico o a promuovere la migrazione dei pesci.  

Altre dovranno invece essere approntate in un prossimo futuro. Occorrerà infatti definire delle basi dell'infrastruttura ecologica attorno al Doubs, elaborare un piano di gestione per il Clos du Doubs, un sito prioritario della rete europea di protezione degli habitat e delle specie Smeraldo, e avviare iniziative di sensibilizzazione e di comunicazione. Alcune misure, come i diversi monitoraggi previsti, si protrarranno nel tempo.  

Attuazione e finanziamenti nel quadro dei processi esistenti

L'attuazione e il finanziamento delle misure sono realizzati e garantiti nel quadro dei vari processi di ripartizione dei compiti tra la Confederazione, i Cantoni, i Comuni e i privati indicati nel piano d'azione.

L'attuazione sarà accompagnata da un gruppo costituito dai Cantoni interessati, dalle organizzazioni non governative consultate nel quadro dell'elaborazione del piano d'azione, ovvero Pro Natura, WWF, Fédération suisse de la pêche et Association du Parc naturel du Doubs, dall'Ufficio federale dell'energia (UFE) e dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). Il gruppo avrà le competenze per avanzare proposte alle diverse autorità responsabili in Svizzera e sarà presieduto dall'UFAM. Oltre a essere aggiornato ogni anno, il piano d'azione nazionale sarà oggetto di una valutazione globale da parte dell'UFAM nel 2020.


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