Nuovo Rapporto sulla politica di sicurezza della Svizzera

Berna, 11.11.2015 - Negli ultimi anni la situazione della minaccia per la Svizzera è cambiata in parte radicalmente. Questa la conclusione a cui giunge il nuovo Rapporto del Consiglio federale sulla politica di sicurezza della Svizzera. Oltre all’analisi del contesto in materia di politica di sicurezza, il rapporto illustra la strategia con la quale la Svizzera intende affrontare le minacce e i pericoli attuali e quali compiti assumono al riguardo i singoli strumenti della politica di sicurezza.

Il Consiglio federale ha approvato il progetto di nuovo Rapporto sulla politica di sicurezza della Svizzera e ha aperto la procedura di consultazione. Il rapporto stabilisce le linee direttrici della politica di sicurezza svizzera dei prossimi anni. Il Consiglio federale pubblica tali rapporti a scadenze regolari; l’ultimo rapporto risale al 2010.

Il nuovo Rapporto sulla politica di sicurezza comprende una descrizione dettagliata del contesto in materia di politica di sicurezza della Svizzera e analizza le tendenze globali nonché le minacce e i pericoli rilevanti per il nostro Paese. Il rapporto giunge alla conclusione che negli ultimi anni vi sono stati importanti cambiamenti della situazione della minaccia. Ciò vale soprattutto per il deterioramento duraturo dei rapporti tra l’Occidente e la Russia in seguito alla crisi ucraina, per l’aggravarsi della minaccia rappresentata dal terrorismo islamista o per l’entità delle attività illegali e degli abusi del cyberspazio. Secondo il rapporto, per la Svizzera una sfida particolare è rappresentata dalla combinazione e dalla concatenazione di differenti minacce e pericoli.

La seconda parte del rapporto illustra l’orientamento fondamentale della strategia perseguita dalla Svizzera in materia di politica di sicurezza, la quale si fonda su tre concetti fondamentali: autonomia, cooperazione e impegno. Il rapporto mostra come e in quale combinazione questi elementi strategici sono impiegati per affrontare le minacce e i pericoli con la massima efficienza ed efficacia. Sulla base della strategia, il rapporto illustra altresì quale contributo forniscono concretamente i singoli strumenti della politica di sicurezza per la prevenzione, il contrasto e la gestione delle minacce e dei pericoli e in che modo interagiscono. Il rapporto giunge alla conclusione che l’orientamento degli strumenti di politica di sicurezza è fondamentalmente corretto e che gli adeguamenti e i lavori di attuazione in corso vanno nella giusta direzione.

La parte finale del rapporto descrive la condotta in materia di politica di sicurezza a livello di Confederazione e di Cantoni e la collaborazione nell’ambito della Rete integrata per la sicurezza. In tale ambito si fa riferimento alla valutazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza, da tempo instaurata e che sarà ulteriormente sviluppata, nonché alla sua prima esercitazione, che ha fornito importanti riscontri per la gestione nazionale delle crisi.

Analogamente all’ultimo rapporto sulla politica di sicurezza, il presente progetto di rapporto è stato elaborato nell’ambito di un ampio gruppo di lavoro. Oltre a tutti i dipartimenti federali e alla Cancelleria federale, anche i Cantoni hanno partecipato sin dall’inizio ai lavori. Dopo la procedura di consultazione il rapporto sarà probabilmente adottato dal Consiglio federale e trasmesso al Parlamento all’inizio dell’estate 2016.


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Renato Kalbermatten
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