Test d’acquisto nel 2014: aumento delle vendite di alcolici ai minorenni

Berna, 10.07.2015 - Un adolescente minorenne ha una possibilità su tre di procurarsi alcolici nonostante i limiti d’età stabiliti dalla legge. Questo è quanto emerge dai risultati di oltre 5000 test d’acquisto di alcolici effettuati in Svizzera nel 2014. Non si registrava un tasso di vendita tanto elevato dal 2008. Le consegne illecite di alcolici a minorenni sono più frequenti nelle ore serali e in caso di consumazione sul posto.

Il 33,7 per cento dei 5022 test d’acquisto effettuati nel 2014 sul territorio svizzero si sono conclusi con una vendita illecita di alcolici a minorenni (i 295 test d’acquisto svolti nel Cantone di Ginevra non sono stati conteggiati). Nel 2013 il tasso di vendita medio era del 25,8 per cento per 5503 test d’acquisto.

Le vendite raddoppiano dopo le ore 19.00

Tradizionalmente effettuati di giorno, i test d’acquisto ormai si svolgono più frequentemente di sera. La quota dei test d’acquisto effettuata dopo le ore 19.00 è così passata dal 6 per cento nel 2013 al 25,6 per cento nel 2014. I tassi di vendita registrati possono raddoppiare a seconda dei momenti della giornata. Infatti il tasso di vendita nelle ore diurne è pari al 26,7 per cento e quello nelle ore serali è del 54,2 per cento.Nel 2014 i tassi di vendita di alcolici ai minorenni sono aumentati per la maggioranza dei punti vendita. In generale è più facile per un minorenne procurarsi degli alcolici in un punto vendita in cui è possibile consumarli sul posto (47,5 % delle vendite) rispetto alla vendita d’asporto (22,7 %). I tassi di vendita sono più elevati nei bar (54,3 %), nei commerci di bevande (50 %) e nei caffè / ristoranti (44,6 %). Come negli anni precedenti, i negozi delle stazioni di servizio registrano il tasso di vendita più basso (17,3 %).Nel 2014 la quota dei test d’acquisto su bevande distillate (acquavite, liquori, cocktail, alcopop) ha superato per la prima volta la soglia del 30 per cento. La constatazione è inconfutabile: i minori di 18 anni riescono a procurarsi superalcolici nel 61,4 per cento dei casi, mentre i minori di 16 anni ottengono bevande alcoliche fermentate come birra o vino solo nel 26,3 per cento dei loro tentativi di acquisto.

Il controllo dell’età è al centro del problema

Le differenze del tasso di vendita, che talvolta sono notevoli a seconda delle ore della giornata, dei punti vendita e dei tipi di bevande, hanno tutte una correlazione diretta con la frequenza della verifica dell’età. Infatti, l’età dei giovani acquirenti è controllata molto più sistematicamente durante le ore diurne (78,2 %), nei punti vendita d’asporto (82,3 %) e in occasione dell’acquisto di bevande alcoliche fermentate (78,3 %) che nelle ore serali (48 %), negli esercizi in cui gli alcolici vengono consumati sul posto (54,9 %) e quando si tratta della vendita di bevande spiritose (41,7 %). Occorre sottolineare anche che sono stati venduti alcolici nel 17,8 % dei casi in cui era stato preventivamente effettuato un controllo dell’età. Ciò dimostra che semplici errori di calcolo possono causare effetti disastrosi.La Regìa federale degli alcool (RFA) prosegue i suoi sforzi di coordinamento per armonizzare gli standard e stabilire priorità d’azione comuni per la realizzazione di test d’acquisto in tutta la Svizzera. Alla luce dei risultati ottenuti si tratterà in particolare di migliorare l’utilizzo sul campo di numerosi strumenti esistenti che permettono di controllare l’età dell’acquirente rapidamente ed efficacemente (ad es. calcolatori dell’età). Ciò si ottiene anche intensificando gli sforzi di sensibilizzazione e di formazione del personale di vendita.


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Nicolas Rion, responsabile della comunicazione della Regìa federale degli alcool (RFA),
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Regìa federale degli alcool (bis 12.2017)
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