Accordo di libero scambio Svizzera – Cina, un anno dopo: pietra miliare per l’economia esterna

Berna, 30.06.2015 - Un anno fa, il 1° luglio 2014, entrava in vigore l’accordo di libero scambio tra la Svizzera e la Cina firmato dal consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann e dal suo omologo cinese GAO Hucheng. Questo accordo di ampia portata con il nostro terzo maggior partner commerciale è una pietra miliare della politica economica esterna svizzera e sta suscitando un enorme interesse tra le imprese svizzere. Da quando è entrato in vigore le esportazioni verso la Cina sono cresciute del 3 per cento, le importazioni di ben il 4 per cento. In confronto, le esportazioni svizzere destinate agli altri Paesi del mondo hanno fatto registrare un incremento di appena lo 0,4 per cento.

Grazie all'accordo di libero scambio le aziende svizzere operanti nei settori dei beni e dei servizi fruiscono di un accesso agevolato al vasto e promettente mercato cinese. Le autorità hanno anche notato che nessun altro ALS stipulato con un partner esterno all'Unione europea ha suscitato un interesse così forte da parte degli operatori economici.

L'accordo con la Cina è dunque un contributo fondamentale all'allargamento della rete commerciale mondiale della Svizzera, è capace di schiudere nuove opportunità per il settore delle esportazioni - soprattutto nel contesto attuale di forte pressione dovuta all'impennata del franco - e di preservare posti di lavoro nel nostro Paese. Nei primi mesi dopo l'entrata in vigore le esportazioni verso la Cina hanno registrato un forte rialzo, superiore alla media, e questo nonostante anche la Repubblica popolare abbia risentito dei sussulti dell'economia mondiale.

L'accordo, oltre a migliorare la tutela della proprietà intellettuale, in generale offre una maggior prevedibilità e sicurezza giuridica per le attività economiche tra la Svizzera e la Cina. Non solo: gli scambi rappresentano un contributo allo sviluppo sostenibile. Nel quadro dell'accordo in materia di lavoro e occupazione, stipulato in parallelo con l'ALS, vengono organizzati svariati progetti di cooperazione e riunioni di dialogo. Per esempio, proseguono sia le discussioni sui diritti umani sia diverse cooperazioni dedicate, tra l'altro, all'ambiente.

Grazie alla buona collaborazione tra le autorità, le questioni amministrative sono state chiarite e l'accordo di libero scambio si è messo rapidamente in moto. Si registrano già progressi in materia di ammissione delle derrate alimentari svizzere e di certificazione dei prodotti industriali.


Statistica commerciale

Secondo le statistiche dell'Amministrazione federale delle dogane, gli scambi commerciali tra la Svizzera e la Cina (esportazioni e importazioni) dopo l'entrata in vigore dell'ALS (cifre disponibili: luglio 2014 - maggio 2015) hanno conosciuto una crescita molto più forte degli scambi con il resto del mondo:

In confronto al periodo di riferimento precedente (luglio 2013 - maggio 2014) le esportazioni dalla Svizzera alla Cina sono aumentate del 3,0 %, le importazioni del 4,2 %.*)

Nello stesso arco di tempo le esportazioni dalla Svizzera verso tutti i suoi altri partner commerciali sono aumentate di appena lo 0,4 % rispetto al periodo precedente. Le importazioni provenienti dagli altri partner commerciali hanno subìto un calo del 3,9  %.*)

Dopo gli Stati Uniti, la Cina è la più grande economia a livello mondiale nonché uno dei più importanti partner economici della Svizzera. La Repubblica popolare è il maggior destinatario di esportazioni svizzere in Asia e, a livello mondiale, il terzo dopo l'Unione europea e gli Stati Uniti.

*) esclusi lingotti d'oro e altri metalli preziosi, monete, pietre preziose e semipreziose, oggetti d'arte e d'antiquariato


Indirizzo cui rivolgere domande

Christian Etter, ambasciatore e delegato del Consiglio federale agli accordi commerciali,
responsabile Servizi specializzati economia esterna, SECO,
tel. +41 58 464 08 62

Noé Blancpain, capo Informazione DEFR,
tel. +41 58 462 20 07, info@gs-wbf.admin.ch


Pubblicato da

Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca
http://www.wbf.admin.ch

Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca
http://www.wbf.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-57913.html