Il Consiglio federale è favorevole alla proroga dei termini della procedura di notifica nell’ambito dell’imposta preventiva

Berna, 05.06.2015 - I termini della procedura di notifica nell’ambito dell’imposta preventiva devono essere estesi. Il Consiglio federale chiede al Parlamento di approvare il progetto di legge proposto da una minoranza della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N), che prevede la proroga sia del termine di dichiarazione sia del termine previsto per richiedere l’applicazione della procedura di notifica.

Se un gruppo distribuisce alla propria filiale una prestazione imponibile (dividendi o prestazioni valutabili in denaro), quest'ultima può - anziché pagare l'imposta preventiva - notificare all'autorità fiscale i dividendi percepiti. Secondo il diritto vigente la prestazione imponibile deve essere imperativamente dichiarata entro il termine previsto. Se la dichiarazione della prestazione o la richiesta di applicazione della procedura di notifica non sono comunicate all'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) entro 30 giorni è dovuto un interesse di mora pari al 5 per cento.

Nel suo parere il Consiglio federale estende le condizioni quadro per le imprese e fornisce loro un margine di manovra più ampio. L'Esecutivo propone di prorogare il termine di dichiarazione da 30 a 90 giorni. Il termine per la presentazione della richiesta di applicazione della procedura di notifica deve ora essere esteso da 30 giorni a un anno. In caso di decadenza dei termini è riscosso come finora un interesse di mora. Il progetto di legge non mette in discussione né il sistema attuale dell'autodichiarazione né il termine di perenzione e garantisce la parità di trattamento di tutti i contribuenti.

Il Consiglio federale condivide pertanto il progetto di legge proposto da una minoranza della CET-N. La maggioranza della Commissione auspica la possibilità di continuare a offrire la procedura di notifica anche dopo la scadenza del termine di dichiarazione di 30 giorni se sono soddisfatte le condizioni materiali. In tal modo verrebbe meno la riscossione posticipata dell'imposta preventiva e non sarebbero riscossi interessi di mora. Rimarrebbe soltanto la possibilità di riscuotere una multa disciplinare.


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Marco Mosca, capo della divisione Riscossione, Amministrazione federale delle contribuzioni AFC
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