Il Consiglio federale conclude un accordo di sede con il Global Community Engagement and Resilience Fund (GCERF)

Berna, 26.05.2015 - Il 26 maggio 2015 il consigliere federale Didier Burkhalter, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, ha firmato a nome del Consiglio federale un accordo di sede con il Fondo internazionale contro l’estremismo violento (GCERF). Per il GCERF l’accordo è stato sottoscritto da Khalid Koser nella veste di direttore esecutivo del Fondo.

Creato a Ginevra nell’autunno 2014, il GCERF è un partenariato pubblico-privato che ha lo scopo di sostenere iniziative locali finalizzate a prevenire la radicalizzazione di membri di gruppi sociali a rischio e il loro reclutamento da parte di cellule e reti terroristiche. Il GCERF concentra i propri sforzi sulle misure da adottare a livello di società civile e di economia e mira a rafforzare la capacità di resistenza della popolazione locale nei Paesi dove si fanno strada le tendenze alla radicalizzazione. Il Fondo rappresenta anche un’interfaccia tra la cooperazione allo sviluppo, la prevenzione dei conflitti e la promozione della pace. Stabilendo la sede del GCERF a Ginevra si potranno creare molteplici sinergie con alcuni centri locali, l’ONU e altri attori internazionali presenti in città. La Svizzera eroga a favore del GCERF un contributo di 5 milioni di franchi nel corso dei primi quattro anni.

Basandosi sulla legge sullo Stato ospite, mediante la conclusione di un accordo di sede il Consiglio federale ha deciso di conferire al GCERF i privilegi e le immunità abitualmente concessi alle organizzazioni intergovernative.

Lo scopo del GCERF si iscrive pienamente nel solco delle priorità della politica estera svizzera in materia di prevenzione del terrorismo e di lotta contro le sue cause. La Svizzera perora infatti un approccio efficace e globale, a livello sia di prevenzione sia di contrasto del terrorismo, in seno a organizzazioni come le Nazioni Unite, il Forum globale antiterrorismo (Global Counterterrorism Forum, GCTF), il Consiglio d’Europa e l’OSCE. La Svizzera si orienta sui quattro pilastri della Strategia globale antiterrorismo delle Nazioni Unite (lotta contro le cause del terrorismo, prevenzione e repressione, sviluppo delle capacità degli Stati, rispetto dei diritti umani) nella ferma convinzione che il terrorismo non possa essere combattuto efficacemente se non con un approccio integrato ed equilibrato. Il GCERF rappresenta una grande opportunità poiché contribuisce in modo sostanziale all’attuazione della strategia ONU.


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