Agenzia ferroviaria europea: il Consiglio federale ha approvato il mandato di negoziato

Berna, 20.05.2015 - Una partecipazione della Svizzera all'Agenzia ferroviaria europea (ERA) permetterebbe al nostro Paese di far valere i propri interessi nel processo di regolamentazione ferroviaria dell'Unione europea (UE). Inoltre, le imprese costruttrici di materiale rotabile in Svizzera potrebbero fare omologare i propri prodotti più facilmente e a costi inferiori. Per queste ragioni, oggi il Consiglio federale ha approvato un mandato di negoziato con l'UE.

L'ERA fornisce supporto tecnico per migliorare l'interoperabilità e la sicurezza del sistema ferroviario europeo. Diventerà l'autorità europea preposta al rilascio delle autorizzazioni per i veicoli ferroviari che circolano nel traffico internazionale e dei certificati di sicurezza («sportello unico»). Attualmente questa procedura di autorizzazione deve essere ripetuta in ciascuno Stato membro dell'UE, provocando costi aggiuntivi. Una partecipazione all'ERA dovrebbe quindi contribuire a ridurre i costi di omologazione del materiale rotabile. I treni impiegati unicamente nel traffico nazionale svizzero continueranno a essere omologati dall'Ufficio federale dei trasporti.

Per la Svizzera, che si trova al centro della rete ferroviaria europea, è importante che a livello europeo vengano elaborate norme armonizzate in materia di interoperabilità e di sicurezza ferroviaria. In futuro tale compito sarà affidato principalmente all'ERA. Partecipando a questo organismo la Svizzera potrà rafforzare il proprio ruolo nel processo di regolamentazione ferroviaria dell'UE. Il Consiglio federale vede inoltre vantaggi anche per i trasportatori e i costruttori svizzeri.

Questa partecipazione rientra nel quadro dell'accordo sui trasporti terresti firmato tra l'UE e la Svizzera, entrato in vigore nel 2002. Trattandosi di uno sviluppo di un accordo già esistente, la partecipazione della Svizzera all'ERA dovrebbe avere la forma di un nuovo allegato (n. 11) di tale accordo.

Nel 2014 hanno avuto luogo dei colloqui tecnici preliminari tra esperti svizzeri e dell'UE. I negoziati potranno iniziare non appena anche l'UE avrà adottato il relativo mandato.


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