Maggiore sostegno alla custodia di bambini complementare alla famiglia per migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro

Berna, 21.05.2015 - La Confederazione vuole introdurre incentivi per motivare i Cantoni, i Comuni ed eventualmente i datori di lavoro a investire maggiormente nella custodia di bambini complementare alla famiglia e, in questo modo, promuovere ulteriormente la conciliabilità tra famiglia e lavoro. Nel settore della custodia parascolastica intende inoltre sostenere progetti volti ad adeguare maggiormente l'offerta ai bisogni effettivi dei genitori che lavorano. Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno DFI di elaborare un base legale di durata limitata da porre in consultazione. Per la sua attuazione è previsto lo stanziamento di un credito d'impegno di 100 milioni di franchi su un periodo di otto anni. Il Governo ha preso questa decisione dopo aver svolto un'analisi del bisogno d'intervento in materia di politica familiare sulla base di tre rapporti di base stilati dal DFI e dal Dipartimento federale delle finanze DFF.

Il Consiglio federale ha discusso e adottato tre rapporti sulla politica familiare che gli hanno fornito un quadro completo della situazione e dei problemi da affrontare in quest'ambito a livello federale e gli hanno permesso di decidere il futuro indirizzo della politica della Confederazione in materia. Il Governo è giunto alla conclusione che la Confederazione deve impegnarsi ulteriormente, nel quadro delle sue limitate competenze di politica familiare, per promuovere in modo mirato la conciliabilità tra famiglia e lavoro. Così facendo, soddisfa anche una delle richieste dell'iniziativa sul personale qualificato.

Promozione della custodia di bambini complementare alla famiglia tramite i Cantoni

Negli ultimi 12 anni, il programma d'incentivazione della Confederazione per la creazione di nuovi posti di custodia extrafamiliare ha permesso di creare 48 000 nuovi posti. Nonostante il successo del programma, restano due problemi da risolvere: il primo è che a molti genitori non conviene lavorare di più, a causa dell'elevato costo della custodia extrafamiliare. Il secondo è che spesso le offerte di custodia non rispondono ai bisogni specifici dei genitori che lavorano.

A complemento di questo programma d'incentivazione, il Consiglio federale ha pertanto adottato provvedimenti su un altro fronte. Concretamente, la Confederazione parteciperà alla copertura del maggior impegno finanziario dei Cantoni, dei Comuni ed eventualmente dei datori di lavoro in favore dell'ampliamento delle strutture di custodia, in particolare quelle destinate ai bambini in età scolastica. Il contributo federale sarà limitato a tre anni per Cantone, verrà calcolato in percentuale degli investimenti cantonali, diminuirà di anno in anno e sarà erogato esclusivamente tramite i Cantoni.

La Confederazione intende inoltre partecipare al finanziamento di progetti mirati ad adeguare maggiormente l'offerta di posti di custodia ai bisogni effettivi dei genitori. Si pensa in particolare al settore della custodia parascolastica, dove la corrispondenza tra gli orari di apertura delle strutture e gli orari di lavoro dei genitori è spesso insoddisfacente.

Per finanziare queste misure volte a migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro, il Consiglio federale prevede di stanziare un credito d'impegno di al massimo 100 milioni di franchi su un periodo di otto anni (cinque anni di durata di validità della base legale più tre anni di aiuti finanziari per le richieste inoltrate nel corso dell'ultimo anno). In questa prospettiva ha incaricato il DFI di elaborare entro il settembre del 2015 una base legale da porre in consultazione.

«Politica familiare. Analisi e opzioni d'intervento della Confederazione»
Con questo rapporto del DFI (disponibile in tedesco e francese), il Consiglio federale adempie un postulato del Consigliere nazionale Tornare (13.3135). Il documento fornisce una panoramica della situazione delle famiglie e della politica familiare passata e presente in Svizzera. Le sfide della politica familiare a livello federale e le possibilità di azione della Confederazione nel quadro delle competenze attribuitele dalla Costituzione sono illustrate nei quattro ambiti d'intervento seguenti: rafforzamento economico delle famiglie (lotta contro la povertà delle famiglie), promozione della conciliabilità tra famiglia e lavoro, adeguamento del diritto di famiglia e del diritto delle successioni agli odierni modi di vita e promozione delle famiglie in generale. Dopo aver considerato le varie opzioni, il Consiglio federale ha deciso di concentrarsi sulla promozione della conciliabilità e, quindi, di far elaborare la base legale necessaria a tal fine.

Due studi sugli sgravi fiscali per le famiglie
Su incarico del Consiglio federale, il DFF ha redatto uno studio di fattibilità in cui valuta la possibilità del passaggio dal principio dell'imposizione fiscale secondo la capacità economica soggettiva a quello dell'imposizione fiscale secondo la capacità economica oggettiva nell'ambito delle spese per i figli, il quale adempie, insieme a un rapporto complementare, un postulato della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (14.3292). Gli studi hanno considerato l'eventualità di sopprimere le deduzioni fiscali per i figli e di sostituirle con altre forme di sostegno alle famiglie, in particolare con un assegno per i figli esente da imposte e crediti d'imposta. Il Consiglio federale è del parere che un tale cambiamento di sistema non sarebbe la soluzione adeguata.


Indirizzo cui rivolgere domande

Assicurazioni sociali:
Marc Stampfli
Capo del Settore Questioni familiari
Ufficio federale delle assicurazioni sociali (DFI)
Tel. +41 58 462 90 79
marc.stampfli@bsv.admin.ch

Imposizione fiscale:
Dr. iur. Brigitte Behnisch Scheidegger
Responsabile di progetto per gli affari di politica fiscale
Amministrazione federale delle contribuzioni (DFF)
Tel. +41 58 462 74 77
brigitte.behnisch-scheidegger@estv.admin.ch



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