Il Consiglio federale approva le modifiche dell’ordinanza sul personale FINMA

Berna, 13.05.2015 - In occasione della sua seduta odierna il Consiglio federale ha approvato gli adeguamenti dell’ordinanza sul personale FINMA, che prevede di abolire il vigente sistema di retribuzione basato su componenti salariali variabili e di integrare i premi negli stipendi fissi senza incidenza sui costi. Inoltre, saranno poste le basi per evitare i conflitti d’interesse per i collaboratori della FINMA che passano al settore privato.

Le esperienze della FINMA hanno confermato che il vigente sistema di retribuzione basato su componenti salariali variabili non permette di raggiungere gli obiettivi stabiliti. Le componenti salariali variabili saranno pertanto abolite. Solo per quest'anno la FINMA utilizzerà la somma prevista per i premi (ca. il 4,5 % della massa salariale) per operare aumenti individuali degli stipendi fissi. Il passaggio al nuovo sistema salariale non avrà pertanto incidenza sui costi. Il limite massimo degli stipendi fissi sarà aumentato nella misura dei premi versati finora.

Provvedimenti per evitare conflitti d'interesse

In veste di autorità vigilanza, la FINMA è particolarmente esposta a eventuali conflitti d'interesse quando i propri collaboratori passano al servizio di imprese sottoposte alla sua vigilanza. Un provvedimento di tutela contro i conflitti d'interesse può consistere nella sospensione del collaboratore durante il termine di disdetta, equivalente a un cosiddetto periodo di «cooling-off». I termini di disdetta per le funzioni chiave saranno estesi per consentire un adeguato periodo di «cooling-off». Per alcune funzioni, ad esempio nel caso di dipendenti direttamente responsabili della vigilanza su un determinato titolare di un'autorizzazione, oltre al termine di disdetta sarà concordato un periodo di attesa non retribuito.

La revisione prevede inoltre adeguamenti puntuali, ad esempio con riferimento alla procedura di nomina dell'organo paritetico della cassa di previdenza della FINMA, alla continuazione del versamento dello stipendio in caso di malattia e infortunio, alla protezione contro la disdetta nonché all'assunzione di spese di procedura e ripetibili in procedimenti civili o penali.

Le modifiche entrano in vigore il 1° luglio 2015.


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