Conferenza stampa Elezioni 2015

Berna, 07.05.2015 - Intervento della cancelliera della Confederazione Corina Casanova

Signor Cancelliere di Stato,
stimati rappresentanti dei media,


nel nostro sistema di democrazia diretta l’ultima parola spetta al Popolo. Le Svizzere e gli Svizzeri non solo hanno la possibilità di eleggere ogni quattro anni i loro rappresentanti, ma possono esprimersi fino a quattro volte all’anno su questioni di varia natura. Se non sono soddisfatti di come operano i loro politici, possono ricorrere alle iniziative popolari per spronarli all’azione o ai referendum, qualora vogliano frenarne lo slancio.

Alcuni vedono in questa situazione una contrapposizione fra cittadinanza e mondo politico. Altri ne deducono che in Svizzera le elezioni non sono poi così importanti, visto che le decisioni del Parlamento possono sempre essere modificate dal voto popolare.

Ma quanto sono valide queste osservazioni?

È chiaro che un’elezione ha un peso ben diverso se, come avviene in molti Stati dell’Europa occidentale, i parlamentari eletti assumono, fino al successivo appuntamento elettorale, la responsabilità integrale dell’attività legislativa. In una democrazia parlamentare il ruolo del Popolo nella sua funzione di legislatore è effettivamente diverso che in Svizzera. Non è tuttavia corretto dedurne, a mio avviso, che da noi le elezioni hanno un’importanza trascurabile. Vorrei suffragare quanto dico con alcuni dati riferiti alla legislatura 2007-2011 che permettono di tracciare un quadro esauriente della situazione. Inoltre, essi non dovrebbero scostarsi troppo da quelli che riguardano l’attuale legislatura.
Nel periodo compreso fra le elezioni del 2007 e quelle del 2011:
• il Popolo è stato chiamato alle urne per decidere su 26 oggetti (13 iniziative popolari, 6 referendum lanciati contro leggi o decreti federali, 7 modifiche costituzionali);
• nello stesso periodo l’Assemblea federale ha adottato 489 atti normativi (fra cui 165 leggi federali, 108 decreti federali, di cui 19 concernenti iniziative popolari, e 193 decreti federali semplici)

La statistica, allestita dai Servizi del Parlamento, è eloquente: le decisioni parlamentari sono di gran lunga più numerose di quelle adottate dal Popolo. Ciò dipende in parte dal fatto che solo un numero esiguo di leggi viene sottoposto al voto referendario. Inoltre, va osservato che molte delle decisioni dell’Assemblea federale non sottostanno né al referendum obbligatorio né a quello facoltativo. In molte questioni, infatti, il Popolo lascia che sia il Parlamento a dire l’ultima parola. Un Parlamento al quale, non bisogna dimenticarlo, è affidato anche il compito di eleggere i membri del Consiglio federale, la Cancelliera o il Cancelliere della Confederazione, i giudici dei tribunali della Confederazione e il Procuratore generale della Confederazione. Non si tratta di competenze che il Parlamento ha deciso di arrogare a sé, al contrario: esse gli sono state attribuite consapevolmente da una maggioranza dei cittadini votanti. Alla luce di quanto detto, è fuori luogo affermare che vi è una contrapposizione fra il Popolo e i suoi rappresentanti.

Detto questo, chi può ancora sostenere che in Svizzera le elezioni non abbiano alcuna importanza, o un’importanza ridotta? Per questa ragione mi appello a tutti gli aventi diritto di voto affinché esercitino i loro diritti civici e partecipino alle elezioni federali.

A queste elezioni sono anche legate questioni riguardanti la continuità e la definizione dei principali orientamenti. Importanti temi come la riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 o la Strategia energetica 2050 non verranno certo esauriti con la fine di questa legislatura. Il nuovo Parlamento continuerà a occuparsene, e lo stesso farà con altre questioni determinanti per il futuro della Svizzera. Le elettrici e gli elettori avranno pertanto l’opportunità di confermare l’attuale linea politica oppure di modificarne il corso. Già questo è motivo sufficiente per compilare la propria scheda elettorale.

Lo svolgimento delle elezioni federali è compito dei Cantoni e dei Comuni. È questa la ragione per cui siede accanto a me Peter Grünenfelder, presidente della Conferenza svizzera dei Cancellieri dello Stato e cancelliere di Stato del Cantone di Argovia, al quale cederò fra poco la parola. Confederazione e Cantoni lavorano a stretto contatto per la buona riuscita delle elezioni. La Confederazione è incaricata della loro organizzazione. Stabilisce le regole del gioco e si assicura che siano rispettate. Concretamente questo compito viene svolto dalla Cancelleria federale: essa vigila sull’applicazione delle disposizioni pertinenti, emana le istruzioni ai Cantoni e li sostiene nel loro lavoro di attuazione. La Cancelleria federale si adopera affinché tutto si svolga senza intoppi e la partecipazione al voto sia la più alta possibile. Per far sì che ciò avvenga occorre anzitutto che si rechi alle urne il maggior numero di elettori; inoltre è necessario che le schede siano compilate correttamente, in modo che il voto di ciascuno non venga invalidato.

Nel 2011, in occasione delle ultime elezioni federali, si è registrato un numero record di liste e di candidati. Quanti saranno quest’anno? Saremo in grado di dirvelo solo alla fine di settembre, dopo che saranno state vagliate tutte le proposte di candidatura. La realtà partitica, assai sfaccettata, mi induce a ritenere che il loro numero dovrebbe aggirarsi attorno a quello di quattro anni or sono. Chiunque voglia farsi un’idea esaustiva di questa realtà, e desideri nel contempo compilare correttamente la propria scheda di voto, può rivolgersi al proprio Cantone o alla Confederazione per ottenere tutte le informazioni necessarie.

Prima di terminare, permettetemi di illustrarvi brevemente gli strumenti che la Cancelleria federale intende mettere a disposizione degli elettori per agevolare la loro partecipazione al voto.
• Nella sua versione ufficiale a stampa, la guida elettorale illustrerà in modo chiaro e succinto ciò che bisogna fare per votare correttamente, come funziona il sistema delle liste e che cos’è il voto cumulativo e il panachage. La guida sarà distribuita in ottobre agli elettori domiciliati nei Cantoni che applicano il sistema proporzionale. Per le scuole è già disponibile un’apposita edizione, di cui trovate in sala alcuni esemplari.
• Il portale www.ch.ch/it/Elezioni2015 approfondisce le informazioni contenute nella guida elettorale. Esso si rivolge a tutti i cittadini svizzeri, compresi quelli residenti all’estero. Inoltre, fornisce informazioni specifiche alle persone che intendono proporre la loro candidatura. I contenuti, costantemente aggiornati, sono offerti nelle quattro lingue nazionali, oltre che in inglese. Il portale elettorale è una coproduzione della Cancelleria federale, dei Servizi del Parlamento, dell’Ufficio federale di statistica e di www.ch.ch/it, il portale delle autorità svizzere.
• La guida elettorale ha anche una sua versione video, disponibile in tedesco, francese e italiano, oltre che nella lingua dei segni. Il filmato, concepito in forma didattica, è un utile ausilio per chi desidera acquisire dimestichezza con il materiale di voto.

Con piacere, vi proponiamo ora alcuni brevi estratti del video che abbiamo prodotto in vista delle elezioni.

L’offerta della Cancelleria federale è destinata beninteso a tutti gli aventi diritto di voto, anche se una particolare attenzione è dedicata a chi partecipa per la prima volta a un appuntamento del genere. L’Ufficio federale di statistica stima che dalle scorse elezioni federali si siano aggiunti circa 400 000 nuovi elettori. Di questi, quasi 300 000 sono cittadine e cittadini svizzeri che hanno raggiunto la maggiore età e che pertanto hanno la possibilità di votare per la prima volta. Sapere che molti di questi nuovi elettori si recheranno alle urne e che – anche grazie alle nostre informazioni – compileranno la loro scheda in modo corretto, sarà per noi motivo di particolare soddisfazione.

Permettete che vi dica ancora alcune parole sul voto elettronico. Quest’anno si prevede che con questo sistema potranno votare circa i due terzi degli Svizzeri all’estero immatricolati. 13 Cantoni (ZH, LU, GL, FR, SO, BS, SH, SG, GR, AG, TG, NE, GE) intendono infatti offrire questa possibilità. Di questa stessa opportunità dovrebbe poter beneficiare anche una parte degli elettori residenti nei Cantoni di Ginevra e di Neuchâtel. All’inizio dell’estate il Consiglio federale deciderà a quali di questi Cantoni concedere la relativa autorizzazione. Vi ringrazio per la vostra attenzione e cedo la parola al Cancelliere di Stato, signor Peter Grünenfelder.


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