Per il momento nessuna direttiva dell'UFT in materia di condizioni usuali per il settore del traffico merci ferroviario

Berna, 07.05.2015 - L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha giudicato usuali per il settore le condizioni di lavoro dei macchinisti di Crossrail che hanno il proprio luogo di servizio a Briga. Ha pertanto respinto una richiesta di ritiro dell'autorizzazione per l'accesso alla rete di cui l'impresa è titolare. Crossrail opera nel settore del trasporto internazionale e qui la forbice degli stipendi è più ampia rispetto a quella usuale nel traffico nazionale. È quanto si legge nella decisione emanata oggi dall'UFT, che potrà essere impugnata per chiedere il riesame di un tribunale. Considerata l'importanza di questa tematica per i lavoratori e le ferrovie, l'UFT ritiene importante che sia creata certezza giuridica attraverso il riesame di un tribunale e rinuncia per il momento a emanare una direttiva in materia di condizioni usuali per il settore del traffico merci ferroviario.

Oggi l'UFT ha emanato una decisione riguardante il caso Crossrail. L'Ufficio era stato chiamato a giudicare se gli stipendi pagati da Crossrail a macchinisti prima impiegati in Italia e ora assunti a Briga fossero da ritenersi usuali per il settore, come prevede la legge federale sulle ferrovie. In una denuncia presentata all'UFT, il sindacato del personale dei trasportatori (SEV) accusa Crossrail di non rispettare le condizioni usuali nel settore e chiede pertanto che le venga ritirata l'autorizzazione per l'accesso alla rete ferroviaria svizzera. Siccome né la legge né l'ordinanza precisano quali siano le condizioni di lavoro usuali nel settore, l'UFT ha commissionato uno studio esterno, che è stato pubblicato a gennaio. SEV, dal canto suo, ha presentato una propria perizia.

L'UFT ritiene gli stipendi offerti da Crossrail in linea con quelli usuali per il settore e oggi ha pertanto respinto la richiesta di SEV. Nell'ambito della riforma delle ferrovie 1 il Parlamento aveva deciso che nel settore del traffico merci ferroviario internazionale dovessero essere rispettate le condizioni di lavoro usuali nel settore – e non quelle usuali nel Paese: si era quindi espresso a favore della tutela contro il dumping salariale ma contemporaneamente aveva stabilito che tale tutela non potesse basarsi sulla situazione data nella sola Svizzera. Nel settore del traffico merci internazionale su rotaia, quindi, è possibile e ammissibile uno spazio di manovra molto più ampio per i salari e le altre condizioni di lavoro. In quest'ottica e nel caso concreto, quindi, l'UFT ritiene usuali per il settore gli stipendi pagati da Crossrail, ancor più perché comprendono una quota destinata alla formazione.

La decisione dell'UFT può essere impugnata per chiedere il riesame di un tribunale. Considerata l'importanza di questa tematica per i lavoratori e le ferrovie, l'UFT guarda con favore al ricorso alle vie legali per un chiarimento che creerebbe certezza giuridica.

Vista la situazione attuale, per il momento l'UFT ha deciso di non emanare nessuna direttiva applicabile all'intero settore. Per quanto riguarda invece il traffico merci nazionale, il termine di paragone per le condizioni usuali del settore è costituito dagli stipendi attualmente pagati in Svizzera.

Licenza UE sufficiente per le ferrovie estere che attraversano la Svizzera

Per viaggiare sulla rete ferroviaria svizzera le imprese di trasporto ferroviario con sede in Svizzera necessitano di un'autorizzazione per l'accesso alla rete. Il suo rilascio è subordinato ad alcune condizioni, tra cui quella di garantire ai propri collaboratori condizioni di lavoro conformi a quelle usuali nel settore. Tale condizione non vale, tuttavia, per le ferrovie estere operanti nel traffico internazionale che attraversano la Svizzera e possiedono una licenza rilasciata da un Paese UE. In tal caso, pertanto, le autorità svizzere non possono pretendere il rispetto delle condizioni di lavoro usuali nel settore né verificare gli stipendi dei macchinisti. Lo stesso vale per le filiali estere di imprese ferroviarie svizzere.


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