La Svizzera partecipa al processo costitutivo della «Asian Infrastructure Investment Bank»

Berna, 20.03.2015 - Il Consiglio federale ha deciso che la Svizzera parteciperà al processo di costituzione della «Asian Infrastructure Investment Bank» (AIIB), che intende promuovere lo sviluppo economico sostenibile in Asia. La Svizzera è uno dei primi Paesi dell’Europa occidentale a compiere questo passo. In tal modo potrà prendere parte all’elaborazione dello statuto di questo importante istituto finanziario, posizionarsi bene sin dall’inizio nella nuova struttura, nonché rinforzare le relazioni con la Cina e in generale con il mondo asiatico.

L'AIIB si prefigge di promuovere uno sviluppo economico sostenibile in Asia focalizzandosi sui Paesi più poveri della regione, con particolare attenzione al finanziamento delle infrastrutture (energia, trasporti e telecomunicazioni, sviluppo urbano e rurale, ambiente). Dotata di un capitale di 100 miliardi di dollari americani, la banca potrà concedere crediti, rilevare partecipazioni e dare garanzie. Il nuovo istituto collaborerà da vicino con le banche di sviluppo esistenti e sarà complementare alle loro attività.

La banca ha tutto il potenziale per diventare un importante, nuovo elemento del mondo finanziario internazionale e svolgerà un ruolo significativo per finanziare le infrastrutture di cui l'Asia ha un'urgente necessità. La costituzione della banca nasce da un'iniziativa cinese. Attualmente 27 Paesi, prevalentemente dell'area asiatica, hanno sottoscritto la dichiarazione d'intenti per costituire l'istituto bancario. Anche alcuni Paesi dell'Europa occidentale hanno manifestato la volontà di parteciparvi. La Svizzera, appunto per essere coinvolta sin dall'inizio nei preparativi in corso, ha inviato la dichiarazione d'intenti già la settimana scorsa ed è il terzo Paese dell'Europa occidentale che compie questo passo.

Fermo restando il benestare dei firmatari attuali, la Svizzera è dunque un potenziale membro fondatore. Il fatto di partecipare al processo di costituzione le offre un'occasione unica per collaborare alla stesura dello statuto del nuovo istituto e posizionarsi bene al suo interno. Per la Svizzera si tratta di un ruolo importante per garantire che la nuova banca ottemperi agli standard internazionali nelle attività operative e nella cooperazione allo sviluppo. La pluriennale esperienza della Svizzera e la credibilità di cui gode nelle banche di sviluppo multilaterali sono le sue carte migliori.

Dopo l'approvazione dello statuto - che dovrebbe intervenire nel corso dell'anno - la Svizzera si pronuncerà definitivamente sulla propria partecipazione. Nel frattempo bisognerà anche quantificare l'importo della quota finanziaria e per aderire a un'organizzazione internazionale è necessaria una decisione del Parlamento.


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