Il Consiglio federale licenzia la revisione parziale della legge sulle dogane

Berna, 06.03.2015 - In data odierna il Consiglio federale ha licenziato all’attenzione del Parlamento il messaggio concernente la modifica della legge sulle dogane. Scopo delle modifiche è apportare precisazioni in diversi ambiti. Il Consiglio federale ha colto l’opportunità per definire nel messaggio la sua strategia in materia di depositi doganali.

L’applicazione della legge sulle dogane, entrata in vigore il 1° maggio 2007, ha mostrato la presenza di difetti e lacune. A ciò si aggiungono le richieste formulate dagli interessati e le conoscenze derivanti dall’applicazione della legge, che rendono necessaria un nuova regolamentazione legale. Gli ambiti più importanti toccati dalla revisione parziale sono i seguenti:

  • legittimazione del Consiglio federale a concludere autonomamente trattati internazionali sul reciproco riconoscimento della qualifica di operatore economico autorizzato («Authorised Economic Operator», AEO), al fine di semplificare la procedura di approvazione e sgravare il Parlamento;
  • limitazione della responsabilità solidale per l’obbligazione doganale a favore delle imprese di trasporto (attuazione della mozione 14.3044, Schmid); ampliamento delle condizioni per il condono dell’obbligazione doganale se, tenendo conto delle circostanze particolari, le riscossioni posticipate dovessero gravare in modo sproporzionato il debitore doganale o risultare chiaramente inaccettabili;
  • semplificazione nell’ambito della realizzazione del pegno doganale e del sequestro provvisorio o della confisca indipendente da parte dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD) di merci in relazione a un reato;
  • precisazione materiale dell’assunzione dei compiti di polizia cantonale da parte dell’AFD (attuazione del rapporto del  Consiglio federale in adempimento del postulato Malama 10.3045 «Sicurezza interna: chiarire le competenze»);
  • adeguamento e precisazione delle disposizioni relative alla protezione dei dati dell’AFD;
  • semplificazione e accelerazione dell’assistenza amministrativa internazionale in ambito doganale;
  • creazione di una base legale esplicita per l’esecuzione di osservazioni nel quadro della competenza dell’AFD in materia di perseguimento penale, al fine di poter utilizzare le informazioni raccolte come mezzi di prova in un procedimento penale amministrativo;
  • soppressione dell’effettivo minimo del Corpo delle guardie di confine nel decreto federale che approva e traspone nel diritto svizzero gli accordi bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino (postulato 10.3888, Commissione della gestione del Consiglio degli Stati);
  • modifica della legge sulla circolazione stradale in modo da prevedere l’impunità, durante i viaggi ufficiali necessari dal punto di vista tattico, per i conducenti di veicoli del servizio antincendio, del servizio sanitario, della polizia e delle dogane se i compiti possono essere adempiuti solo mediante una violazione delle prescrizioni di polizia stradale (attuazione delle mozioni 14.3792, Zanetti, e 14.3800, Chopard-Acklin).

Strategia in materia di depositi doganali

Il progetto di revisione non riguarda l’ambito dei depositi doganali, oggetto di controversie nella procedura di consultazione. In adempimento della raccomandazione 1 del rapporto di valutazione del 28 gennaio 2014 stilato dal Controllo federale delle finanze (CDF), il Consiglio federale ha tuttavia adottato una strategia relativa ai depositi doganali, nella quale afferma che questi ultimi contribuiscono alla competitività dell’economia svizzera. La loro utilità consiste soprattutto nell’efficacia e nella buona organizzazione. I depositi doganali non sono però spazi non regolamentati. Il Consiglio federale si impegna, anche nell’interesse dell’economia svizzera, a creare condizioni quadro giuridiche chiare per la gestione di depositi franchi doganali e di depositi doganali aperti. I depositi doganali soggiacciono al controllo da parte dell’AFD. Quest’ultima deve essere in grado di garantire pienamente tale funzione. Alla luce della strategia e delle raccomandazioni del CDF, il Dipartimento federale delle finanze (DFF) è pertanto incaricato di adottare le necessarie misure e sottoporre al Consiglio federale gli opportuni adeguamenti a livello di ordinanza entro la fine del 2015.


Indirizzo cui rivolgere domande

Michaela Schärer-Rickenbacher, dr. iur., vicedirettrice, capo della divisione principale Diritto e tributi,
Direzione generale delle dogane, Amministrazione federale delle dogane AFD
Tel. 058 462 65 03, michaela.schaerer@ezv.admin.ch

Hans Georg Nussbaum, capo del Servizio giuridico,
Direzione generale delle dogane, Amministrazione federale delle dogane AFD
Tel. 058 462 65 88, hans-georg.nussbaum@ezv.admin.ch



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