Le rivedute disposizioni sulle deduzioni fiscali per gli espatriati entrano in vigore a inizio 2016

Berna, 16.01.2015 - Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha riveduto e posto in vigore con effetto al 1° gennaio 2016 l’ordinanza concernente gli espatriati (Oespa). Con la revisione dell’ordinanza il gruppo di persone degli espatriati è definito in modo più ristretto. La riveduta ordinanza precisa inoltre l’impostazione delle singole deduzioni. Queste vengono in linea di massima mantenute. Con la revisione si intende però rafforzare la loro accettazione.

Sono considerati espatriati gli impiegati con funzione dirigenziale e gli specialisti con particolari qualifiche professionali, distaccati temporaneamente in Svizzera dal loro datore di lavoro straniero. Ora anche per gli specialisti è determinante il distacco temporaneo affinché possano essere ritenuti espatriati.

In futuro gli espatriati possono dedurre le spese di abitazione soltanto se mantengono un'abitazione permanente all'estero per uso proprio. Le spese di trasloco possono essere dedotte esclusivamente se sono in relazione diretta con il trasloco. Sono inoltre deducibili le spese per la frequentazione da parte dei figli minorenni di lingua straniera di una scuola privata in lingua straniera, sempre che le scuole pubbliche non offrano un insegnamento nella loro lingua. Non possono invece essere dedotte le spese di vitto, di trasporto o le spese per la custodia dei figli prima e dopo le lezioni.

Un intervento parlamentare del 2009 (09.3528) aveva chiesto l'esame della legalità delle deduzioni previste dall'Oespa. Nella sua perizia, l'Ufficio federale di giustizia (UFG) ha sostanzialmente confermato la costituzionalità e la legalità delle deduzioni previste. L'UFG ha però raccomandato di precisare le deduzioni previste per le spese di trasloco e per la frequentazione da parte dei figli di una scuola privata in occasione di una prossima revisione legislativa. Successivamente due altri interventi (12.3510, 12.3560) avevano chiesto l'abolizione delle deduzioni. Il Consiglio nazionale ha respinto entrambi gli interventi. Anche il Consiglio federale ha ritenuto che le deduzioni siano in linea di principio giustificate, ma ha tuttavia incaricato il DFF di riesaminare condizioni e modalità per deduzioni specifiche. In base a questo riesame sono state proposte diverse precisazioni dell'ordinanza che sono state accolte favorevolmente dalla maggior parte dei partecipanti all'indagine conoscitiva condotta nella primavera del 2014.


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Cédric Maschietto, giurista / Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC),
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