Squilibrio tra le regioni linguistiche in occasione delle aggiudicazioni di commesse della Confederazione e delle imprese federali: la Conferenza dei Governi cantonali della Svizzera occidentale (CGSO) e l’Ufficio federale delle costruzioni e della l

Berna, 26.11.2014 - Le disparità tra le regioni linguistiche nell’aggiudicazione delle commesse pubbliche e degli appalti della Confederazione e delle imprese federali sono un dato di fatto. I Cantoni romandi e il Ticino non ottengono la parte di aggiudicazioni che dovrebbero ricevere. Comparativamente e proporzionalmente alla quota del loro PIL cantonale rispetto al PIL nazionale, questa parte è nettamente sotto la media. Con il sostegno dei parlamentari federali dei Cantoni interessati, la CGSO è intervenuta con successo presso il Consiglio federale. Di conseguenza, la Conferenza degli acquisti della Confederazione e l’UFCL stanno ora attuando le misure necessarie per rimediare a queste distorsioni. Non si tratta di complicare le procedure ma di renderle efficaci ed eque, applicando il principio della concorrenza.

A seguito degli interventi congiunti della CGSO e di parlamentari federali dei Cantoni romandi, effettuati a partire dalla fine del 2012, il Consiglio federale ha commissionato uno studio approfondito sulle disparità regionali in occasione delle aggiudicazioni della Confederazione. Sulla base di un'analisi molto approfondita, incaricati esterni hanno circoscritto formalmente questa problematica. Infatti, nonostante i numerosi interventi parlamentari al riguardo e il fatto che i media delle regioni discriminate vi abbiano dedicato ampio spazio, la Confederazione si era impegnata poco per porvi rimedio. Le cause di questi squilibri sono state ora formalmente diagnosticate.

Il fatto che il tedesco - anzi il dialetto - sia diventata la lingua predominante all'interno dell'Amministrazione federale è un fattore importante che provoca una certa ignoranza delle altre culture. Di converso si constata un allentamento delle conoscenze linguistiche delle altre regioni della Svizzera a scapito della coesione federale. Lo studio rileva tuttavia che la barriera linguistica non è che un fattore della sottorappresentanza delle regioni latine nelle aggiudicazioni della Confederazione. La sottorappresentanza è infatti riconducibile anche ad altri fattori, ad esempio a una percezione culturale diversa della complessità legata alle procedure dei bandi pubblici oppure alla concentrazione naturale degli Uffici federali nella regione di Berna (effetto di localizzazione). Al fine di migliorare la situazione, la Conferenza degli acquisti della Confederazione ha recentemente adottato nuove raccomandazioni volte a promuovere il plurilinguismo in ambito di acquisti pubblici (http://www.bbl.admin.ch/bkb/02617/02632/index.html?lang=it).

Sulla base dei risultati di questa analisi, l'UFCL ha già adottato misure correttive. In particolare ha deciso di ripristinare un sistema di monitoraggio che permette un controllo periodico dettagliato dei contratti conclusi, sia per tipo di procedura applicata sia per numero e provenienza cantonale degli offerenti nonché per localizzazione del fornitore scelto. Secondo la richiesta del Consiglio federale questo controllo periodico dettagliato dovrà essere operativo nel 2015. Allo stesso tempo non si tratta di legiferare ulteriormente né di imporre regolamenti eccessivi, dato che lo scopo non è complicare ulteriormente le procedure ma renderle più efficaci ed eque. Il Concordato intercantonale sugli appalti pubblici (CIAP) in consultazione presso i Cantoni è dunque fondamentale giacché si tratta di coordinare le prassi federali e cantonali. L'avamprogetto di revisione della legge federale sugli acquisti pubblici sarà posto in consultazione durante la prima metà del 2015. Le prassi delle imprese federali saranno anch'esse prese in considerazione nella nuova legge. È tuttavia opportuno informare attivamente le imprese cantonali affinché conoscano meglio le procedure e superino eventuali pregiudizi culturali.

La CGSP si rallegra della rapidità delle azioni intraprese e si impegna a diffonderle nei Cantoni della Svizzera occidentale. Ha inoltre concordato con l'UFCL di seguire regolarmente e congiuntamente l'evoluzione della situazione e discutere le esigenze di tutti i partner.


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Alain Ribaux, Presidente della CGSO, consigliere di Stato
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Jonas Spirig, Comunicazione UFCL,
tel. 058 465 50 03, infodienst@bbl.admin.ch


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Ufficio federale delle costruzioni e della logistica
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