Il Consiglio federale avvia la consultazione relativa all’applicazione unilaterale dello standard OCSE sullo scambio di informazioni su domanda

Berna, 22.10.2014 - In data odierna il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione relativa alla legge federale concernente l’applicazione unilaterale dello standard OCSE sullo scambio di informazioni (LASSI). La legge intende permettere alla Svizzera di adeguare rapidamente le convenzioni per evitare le doppie imposizioni (CDI) che non soddisfano ancora lo standard internazionale in materia di scambio di informazioni su domanda. La consultazione dura fino al 5 febbraio 2015.

Il 19 febbraio 2014 il Consiglio federale aveva incaricato il Dipartimento federale delle finanze DFF di elaborare un corrispondente progetto. L'avamprogetto LASSI prevede l'applicazione unilaterale della disposizione dell'articolo 26 del modello di convenzione dell'OCSE a tutte le CDI che non soddisfano ancora lo standard internazionale. Esso si iscrive nelle attuali misure del Consiglio federale volte a creare una fitta rete di accordi sullo scambio di informazioni in materia fiscale per l'attuazione delle raccomandazioni del Forum globale. Tra queste misure figurano tra l'altro la rinegoziazione a livello bilaterale di CDI esistenti, la conclusione di nuove CDI e di accordi sullo scambio di informazioni in materia fiscale (AIF; in inglese: Tax Information Exchange Agreement, TIEA) oppure la firma in data 15 ottobre 2013 della Convenzione multilaterale dell'OCSE e del Consiglio d'Europa sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale. Tutte queste misure soddisfano la strategia del Consiglio federale per una piazza finanziaria concorrenziale e conforme sotto il profilo fiscale secondo lo standard internazionale.

La Svizzera ha già riveduto gran parte della sua rete di CDI e firmato 7 AIF. Sebbene 38 di queste convenzioni siano in vigore, un certo numero di CDI rivedute non soddisfa ancora lo standard OCSE e sarebbe dunque toccato dall'applicazione della nuova legge. Se dovesse entrare in vigore in data odierna, 69 Stati o territori ne sarebbero interessati. Al momento dell'entrata in vigore della LASSI questo numero dovrebbe però essere più basso.

L'applicazione unilaterale avviene con riserva dei principi della reciprocità e della salvaguardia della confidenzialità delle informazioni scambiate. In concreto ciò significa che la Svizzera continuerà a non fornire informazioni se lo Stato richiedente non è in grado di rispondere a domande svizzere secondo lo standard OCSE nonché di rispettare la protezione dei dati e il principio di specialità. Il dispositivo proposto è una misura transitoria. Non appena la Svizzera e uno Stato o un territorio potranno scambiarsi informazioni su domanda secondo lo standard internazionale sulla base di una CDI o di un altro accordo internazionale, la LASSI non sarà più applicata allo Stato o al territorio interessato. La LASSI verrà abrogata non appena tutti gli Stati e i territori interessati avranno convenuto un accordo che prevede lo standard internazionale riconosciuto dall'OCSE. L'applicazione unilaterale concerne soltanto lo scambio di informazioni su domanda e non prevede nessuno scambio di informazioni spontaneo o automatico.

Infine, l'avamprogetto è conforme al senso della mozione 13.4269 depositata dal consigliere nazionale Ruedi Noser (PLR, ZH). Anche altri Paesi come il Belgio o Singapore hanno introdotto misure unilaterali al fine di adeguare la loro rete di CDI conformemente alle raccomandazioni del Forum globale.


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