La Svizzera riafferma il proprio impegno a favore dei Territori palestinesi occupati

Berna, 12.10.2014 - Nel quadro della «Conferenza del Cairo per la Palestina : ricostruire Gaza », il delegato all’Aiuto umanitario Manuel Bessler ha confermato oggi l’impegno della Svizzera a favore dei Territori palestinesi occupati con uno stanziamento di 30 milioni di franchi in media per il periodo 2014-2017. Ha inoltre menzionato il ruolo di facilitatore della Svizzera nel processo di riunificazione palestinese.

Bessler si è recato a Gaza lo scorso 30 settembre per verificare la situazione umanitaria sul campo dopo 51 giorni di conflitto. In occasione della conferenza del Cairo, ha espresso preoccupazione per i ripetuti conflitti che interessano la regione e ha trasmesso le proprie condoglianze alle famiglie delle numerose vittime. La Svizzera invita tutte le parti in causa a uscire da questo circolo vizioso per consentire alle popolazioni palestinesi e israeliane di vivere in sicurezza e con dignità.

Secondo la Svizzera, i negoziati di pace devono essere rilanciati sulla base di parametri chiari per arrivare a una soluzione a due Stati. La ricostruzione di Gaza e il sostegno ai Palestinesi che vivono nei Territori occupati o in esilio deve iscriversi in un contesto politico stabile. A questo titolo, la Svizzera sottolinea la necessità di consolidare imperativamente l’accordo di cessate il fuoco concluso tra le parti e di togliere il blocco di Gaza, ricordando inoltre che il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato da tutte le parti in qualsiasi circostanza.

Per il periodo 2014-2017, la Svizzera prevede di stanziare in media 30 milioni di franchi all’anno per aiuto umanitario, programmi di sviluppo dei Territori palestinesi occupati e progetti per promuovere la pace. Nell’ambito del suo programma attuale, i principali settori d’intervento saranno la governance locale, la promozione dello Stato di diritto, lo sviluppo economico e il sostegno alle organizzazioni umanitarie come l’UNRWA, il CICR o il Programma alimentare mondiale. Nel 2014, la Svizzera ha anche destinato oltre 4 milioni di franchi supplementari alle emergenze umanitarie sorte in seguito al conflitto di Gaza.

La Svizzera saluta infine con soddisfazione la firma, lo scorso 25 settembre, di un accordo tra Fatah e Hamas. La Svizzera accompagna il processo di riunificazione palestinese sulla base di un mandato del Governo di consenso nazionale palestinese e d’intesa con tutte le parti interessate. La sua opera punta, a breve termine, a disinnescare la crisi dei salari dei dipendenti civili a Gaza e a medio e lungo termine a favorire il consolidamento e la riforma del settore pubblico a Gaza e nell’insieme dei Territori palestinesi occupati.


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