La Svizzera aumenta il suo sostegno alla missione di osservazione dell’OSCE in Ucraina

Berna, 10.09.2014 - La Svizzera aumenta di 600’000 franchi il suo contributo alla missione di osservazione dell’OSCE in Ucraina e mette a disposizione un’altra decina di osservatori. Lo ha annunciato il presidente in carica dell’OSCE e presidente della Confederazione Didier Burkhalter nel suo discorso di apertura al Foro economico e ambientale dell’OSCE a Praga. La situazione in Ucraina è stata anche al centro dei colloqui bilaterali del presidente Burkhalter con il primo ministro ceco Bohuslav Sobotka e il ministro degli esteri Lubomir Zaorálek. Il tema principale del Foro economico e ambientale è la prevenzione delle catastrofi naturali, che costituisce anche una delle priorità della presidenza svizzera dell’OSCE.

In occasione dell’apertura del Foro economico e ambientale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) che si svolge a Praga, il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha annunciato che la Svizzera intende aumentare di 600’000 franchi il suo sostegno alla missione di osservazione dell’OSCE e mettere a disposizione dell’Organizzazione che la coordina un’altra decina di osservatori. Attualmente in Ucraina sono impegnati sei svizzeri. Il presidente in carica dell’OSCE ha sottolineato l’importanza di incrementare il numero di osservatori per controllare il rispetto del cessate il fuoco concordato venerdì scorso e salutato come una «concreta occasione di spezzare la logica dell’escalation». L’OSCE si è detta pronta a coadiuvare un processo politico che possa portare, attraverso la conciliazione e le necessarie riforme, a una soluzione del conflitto. Il presidente della Confederazione Burkhalter ha inoltre richiamato l’attenzione sull’urgenza di avviare un dialogo politico all’interno dell’Ucraina.

Con riferimento al tema del Foro di Praga di quest’anno, ovvero la prevenzione delle catastrofi naturali, il presidente Burkhalter ha dichiarato che le misure per affrontare questo genere di disastri contribuiscono a rafforzare la cooperazione: «Le sfide rappresentate dalle catastrofi naturali possono motivare gli uomini a lavorare insieme e aiutare in questo modo, nonostante i conflitti, ad accrescere la fiducia reciproca al di là delle frontiere nazionali». Oltre a discutere di cooperazione transnazionale in questo ambito la conferenza, che durerà fino al 12 settembre 2014, si incentrerà sulla prevenzione delle catastrofi naturali nei singoli Stati partecipanti dell’OSCE. La Svizzera, che ha fatto della prevenzione delle catastrofi una delle priorità del suo anno di presidenza OSCE, intende impegnarsi affinché questo punto sia inserito stabilmente nell’agenda dell’Organizzazione. Nel maggio 2014, in occasione di un incontro preparatorio al Foro di Praga, alcuni esperti e rappresentanti dei Paesi OSCE hanno visitato il Vallese dove hanno potuto esaminare sul campo alcuni esempi del sistema di gestione integrale del rischio che in Svizzera rientra tra i compiti dell’Ufficio federale dell’ambiente.

Colloqui bilaterali

Anche i colloqui bilaterali con il primo ministro ceco Bohuslav Sobotka e il ministro degli esteri Lubomir Zaorálek si sono incentrati sulla crisi in Ucraina e le misure dell’OSCE per allentare la tensione. Burkhalter ha illustrato la posizione della Svizzera e della presidenza svizzera dell’OSCE che punta a promuovere il dialogo tra le parti e a evitare un ulteriore inasprimento del conflitto, e ha ringraziato il primo ministro Sobotka e il ministro degli esteri Zaorálek per il sostegno offerto alla missione di osservazione dell’OSCE in cui sono impegnati sette esperti cechi.

Durante questi incontri il presidente della Confederazione Burkhalter, il primo ministro Sobotka e il ministro degli esteri Zaorálek hanno parlato anche della politica europea della Svizzera, delle relazioni bilaterali tra Svizzera e Repubblica Ceca e della cooperazione all’interno del cosiddetto gruppo di Visegrád, un gruppo informale costituito da Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria e Slovacchia per promuovere l’integrazione nell’UE. Il gruppo sostiene tra l’altro progetti destinati a incentivare la democrazia e la stabilità nei Paesi della cooperazione con l’Europa dell’Est (Armenia, Azerbaigian, Georgia, Ucraina, Moldova, Bielorussia) o nei Balcani. La Svizzera è invitata a partecipare al prossimo vertice del gruppo di Visegrád che si terrà in dicembre a Bratislava, la capitale slovacca.

Il presidente della Confederazione Burkhalter ha ringraziato infine il primo ministro Sobotka e il ministro degli esteri Zaorálek per il sostegno fornito dalla Repubblica Ceca nell’evacuazione del personale dell’Ambasciata svizzera a Tripoli che ha citato come un buon esempio dell’eccellente collaborazione e delle strette relazioni esistenti tra i due Paesi.

La Repubblica Ceca è diventata dal 2002 uno dei partner commerciali più importanti della Svizzera nell’Europa centrale. Circa 300 imprese svizzere sono oggi attive nel Paese e danno lavoro a circa 36’000 persone. Il volume degli scambi commerciali ha raggiunto nel 2013 i 3,7 miliardi di franchi circa. Nel contesto del contributo all’allargamento, la Svizzera sostiene nella Repubblica Ceca una quarantina di progetti in campo sociale e nel settore delle infrastrutture con un importo di 110 milioni di franchi.


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