Inceneritori di rifiuti: Doris Leuthard firma un accordo settoriale per la riduzione del CO2

Berna, 25.08.2014 - La Consigliera federale Doris Leuthard, responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) e i gestori degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani hanno firmato un accordo sugli obiettivi relativo alla riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dall’incenerimento dei rifiuti urbani. I gestori degli impianti di incenerimento si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 di 200 000 tonnellate entro il 2020 e si dichiarano pronti a dare il loro contributo per il raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera.

Nel 2012 nei 30 impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) in funzione in Svizzera, sono stati inceneriti circa 3,8 milioni di tonnellate di rifiuti. Le emissioni di gas serra che ne derivano corrispondono a 2,35 milioni di tonnellate di  CO2-equivalenti, pari a quasi il 5 per cento delle emissioni complessive di gas serra in Svizzera. Le emissioni provocate dall'incenerimento dei rifiuti sono aumentate nel corso degli ultimi anni a causa soprattutto delle abitudini di consumo e della crescita demografica ed economica in Svizzera.

Per un'equa suddivisione degli oneri, anche il settore della gestione dei rifiuti deve essere integrato nella politica climatica svizzera e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici. Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) e l'Associazione svizzera dei dirigenti e gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti (ASIR) hanno negoziato un accordo sugli obiettivi che i gestori degli IIRU si impegnano a rispettare. La Consigliera federale Doris Leuthard e il presidente dell'ASIR Yannick Buttet hanno firmato l'accordo. In contropartita, gli IIRU vengono in parte esentati dal partecipare al sistema di scambio delle quote di emissioni. La legge sul CO2 prevedeva la possibilità di ricorrervi ma lasciava tempo fino alla fine del 2014 per trovare una soluzione alternativa.

Priorità al recupero di energia e di metalli

L'accordo prevede entro il 2020 una riduzione delle emissioni di CO2 derivante dall'incenerimento dei rifiuti di 200 000 tonnellate rispetto al 2010. Le possibilità per abbattere le emissioni derivanti dall'incenerimento dei rifiuti sono tuttavia limitate. La riduzione sarà quindi raggiunta mediante l'utilizzo più efficiente dell'energia e un maggiore recupero dei metalli.

Il calore generato dall'incenerimento dei rifiuti verrà utilizzato per la produzione di energia elettrica e a scopi di riscaldamento e sostituirà elettricità e calore derivanti da combustibili fossili. Questa riduzione delle emissioni è quindi inclusa negli obiettivi da raggiungere come pure la riduzione ottenuta grazie al recupero di metalli dai residui della combustione.

Gli obiettivi sono gli stessi per tutto il settore. Non sono previsti vincoli per singoli impianti. In quanto associazione di categoria preposta a garantire il raggiungimento degli obiettivi, l'ASIR avrà tuttavia un certo margine di manovra. L'accordo entrerà in vigore prima della fine dell'anno in corrispondenza con il termine dell'attuale revisione dell'ordinanza sul CO2.

Contributo all'economia verde

L'accordo premia l'incremento del recupero e del riutilizzo dei metalli che incentiva la chiusura i cicli dei materiali. In questo modo sostiene anche gli sforzi del Consiglio federale nell'ambito dell'economia verde. Viene incentivata inoltre la produzione di energia elettrica e calore per migliorare l'efficienza complessiva degli impianti. Il bilancio del CO2 degli IIRU può essere ulteriormente migliorato riducendo la quota di plastica. Dal punto di vista ecologico, il riciclaggio materiale della plastica è in molti casi migliore della valorizzazione energetica. Nella stessa direzione vanno anche le revisioni attualmente in corso dell'ordinanza tecnica sui rifiuti (OTR) e della legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb).


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