Esposizione delle misure adottate in seguito all’inchiesta amministrativa in seno alla SECO

Berna, 21.08.2014 - Il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann ha presentato oggi le misure adottate per rimediare alle irregolarità constatate in seno al servizio informatico del fondo di compensazione dell’assicurazione contro la disoccupazione. Tali misure si basano sul rapporto dell’inchiesta amministrativa ordinata in seguito ai sospetti di corruzione riportati dalla stampa all’inizio del 2014. Il capo del DEFR ha chiesto alla SECO di attuare tutte le misure di sua competenza adatte a ristabilire il corretto funzionamento del fondo entro la fine del 2014. I relativi lavori sono attualmente in corso. La questione dell’integrazione del fondo di compensazione all’interno della SECO sarà sottoposta a un esame approfondito.

In seguito alle rilevazioni pubblicate dai media all'inizio di quest'anno, il capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha richiesto di ristabilire il corretto funzionamento del fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione e del relativo centro informatico. La direzione della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha intrapreso immediatamente i lavori e ha ridefinito le norme applicabili in materia d'acquisto. Ha inoltre adottato delle misure volte a migliorare il controlling e a garantire il rispetto delle procedure.

I risultati dell'inchiesta amministrativa svolta dal professor Saxer, pubblicati oggi, hanno messo in evidenza la fondatezza delle misure adottate dalla direzione della SECO in collaborazione con la commissione di sorveglianza per il fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione. Inoltre, la SECO si è costituita parte civile nella procedura penale avviata dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC).

Il capo del Dipartimento ha incaricato la SECO di esaminare, laddove necessario e possibile e in consonanza con l'inchiesta penale in corso, la possibilità di applicare delle misure disciplinari. Dal punto di vista del capo del DEFR, le irregolarità constatate nel rapporto Saxer sono inammissibili.

Le misure adottate dalla SECO e quelle che risulterebbero dalle conclusioni dell'inchiesta amministrativa sono finalizzate a garantire che il servizio informatico del fondo di compensazione adempia ai suoi obblighi nel rispetto delle norme in vigore entro la fine del 2014 e in futuro.

Per il capo del dipartimento, il ristabilimento di una buona gestione rappresenta un presupposto necessario per risolvere la complessità strutturale criticata nel rapporto Saxer. In veste di ente della SECO, il fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione svolge delle funzioni conformi al suo statuto; nondimeno deve applicare le direttive della commissione di sorveglianza dell'assicurazione contro la disoccupazione ad altri settori, segnatamente quello delle finanze. Se questa complessità strutturale non è all'origine dei problemi constatati, li ha di certo favoriti.

Il capo del dipartimento intende designare entro il mese di ottobre un esperto che sarà incaricato di esaminare, in collaborazione con i Cantoni e le parti sociali, i vantaggi e gli svantaggi di diversi modelli organizzativi del fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione, quali un modello completo d'integrazione all'interno della SECO, un modello di autonomia paragonabile a quello della SUVA e il mantenimento dello status quo. I risultati di questi lavori sono attesi per la prima metà del 2015.

Ricordiamo i fatti: all'inizio del 2014, il DEFR e la SECO sono stati confrontati con dei sospetti di corruzione in seno al centro informatico del fondo di compensazione dell'assicurazione contro la disoccupazione. Si sospetta che alcuni collaboratori abbiano riscosso dei vantaggi materiali in cambio di ordini presso una società informatica. Si presume che questi ordini siano stati effettuati senza tener conto delle procedure consuetudinarie in materia di acquisti pubblici.


Indirizzo cui rivolgere domande

Erik Reumann, portavoce DEFR, tel. 058 462 29 87



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Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca
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