Il Consiglio federale vuole potenziare la lotta contro il lavoro nero
Berna, 20.08.2014 - Le attuali misure di lotta contro il lavoro nero devono essere ottimizzate. Il Consiglio federale ha incaricato oggi il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di presentare entro fine marzo 2015 la documentazione per una consultazione circa la revisione della legge federale contro il lavoro nero.
Al centro di questa revisione vi è soprattutto lo scambio agevolato di dati e di informazioni tra le diverse autorità chiamate a lottare contro il lavoro nero. Visto che casi sospetti a conoscenza di altre autorità costituiscono importanti punti di partenza per l'esecuzione di controlli, è necessario che in futuro questo potenziale venga meglio sfruttato. In sede di revisione verrà ampliata la cerchia delle autorità chiamate a prestare la loro cooperazione. Il Consiglio federale ha inoltre deciso di ritornare sul suo decreto del 13 dicembre 2013 e di non sopprimere l'obbligo di iscrizione dei nuovi dipendenti nel corso dell'anno alla cassa di compensazione.
La legge federale contro il lavoro nero (LLN), entrata in vigore il 1° gennaio 2008, è stata riesaminata nel 2012 dal punto di vista della sua efficacia in virtú di un mandato legale. In base ai risultati dell'indagine svolta il DEFR ha proposto al Consiglio federale d'incaricare gli uffici che sono parte in causa di verificare se fosse possibile migliorare la lotta contro il lavoro nero mediante la revisione della legge o dell'ordinanza. Alla luce di quanto è scaturito il DEFR ha quindi chiesto al Consiglio federale di affidare l'incarico alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) nonché alle autorità interessate, di elaborare entro fine marzo 2015 la necessaria documentazione per la consultazione.
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Peter Gasser,
capo del campo di prestazioni Libera circolazione delle persone e relazioni di lavoro,
SECO
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Il Consiglio federale
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Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca
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