Attuazione sotto il profilo del diritto previdenziale della riduzione del tasso d’interesse tecnico presso PUBLICA: aumento dei contributi di risparmio individuali

Berna, 20.08.2014 - A causa delle prospettive di rendimento sempre basse, il 18 dicembre 2012 la Commissione della Cassa PUBLICA ha deciso di ridurre con effetto dal 1° gennaio 2015 il tasso d’interesse tecnico per le casse di previdenza aperte. Per impedire in futuro rendite più basse, l‘Organo paritetico della cassa di previdenza della Confederazione ha inoltre deciso di aumentare i contributi di risparmio. In occasione della sua seduta odierna il Consiglio federale ha approvato i nuovi contributi di risparmio nella cassa di previdenza della Confederazione.

Nei calcoli di PUBLICA, il tasso d'interesse tecnico illustra i ricavi attesi sul mercato dei capitali. Secondo le previsioni, anche in futuro il reddito dovrebbe permanere basso. Per mantenere a lungo termine l'equilibrio finanziario di PUBLICA, il tasso di interesse tecnico dovrà essere ridotto dal 3,5 al 2,75 per cento.

Oltre all’aspettativa di vita, il tasso d’interesse tecnico costituisce la componente principale ai fini della determinazione dell’aliquota di conversione. Questa viene utilizzata per calcolare la rendita individuale. Se il tasso d'interesse tecnico diminuisce, anche l'aliquota di conversione scende e – senza contromisure - anche le rendite attese dei collaboratori dell’Amministrazione federale.

La Commissione della Cassa PUBLICA e il Consiglio federale si sono pronunciati a favore del mantenimento dell’attuale livello delle prestazioni nonostante la diminuzione dell’aliquota di conversione. Da un lato sono stati costituiti accantonamenti che con effetto dal 1° gennaio 2015 verranno distribuiti proporzionalmente sugli averi di vecchiaia dei collaboratori, e, d’altro lato, i contributi di risparmio mensili individuali aumenteranno. In data odierna il Consiglio federale ha approvato un aumento dei  contributi di risparmio a partire dal 1° gennaio 2015

L'aumento dei contributi di risparmio è finanziato nella misure dell’80 per cento dal datore di lavoro. La sua  quota è interamente compensata mediante la riduzione dei premi di rischio, la soppressione dello sgravio contributivo e la nuova impostazione della rendita transitoria. Il rimanente 20 per cento è sopportato dai collaboratori. I loro contributi mensili individuali aumentano al massimo di 0,6 punti di percento, a dipendenza dell’età e della classe di stipendio.


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