Consumi svizzeri: cresce l’impatto ambientale all’estero

Berna, 29.07.2014 - Uno studio commissionato dall’UFAM ha permesso di calcolare per la prima volta lo sviluppo dell’impatto ambientale complessivo dei consumi svizzeri tra il 1996 e il 2011. Mentre l’impatto sul territorio nazionale diminuisce nel periodo considerato, all’estero i consumi svizzeri hanno un impatto sempre maggiore sull’ambiente. Nel complesso l’impatto ambientale resta troppo elevato.

I consumi svizzeri generano un impatto ambientale anche all'estero. L'UFAM ha commissionato uno studio che esamina per la prima volta lo sviluppo dell'impatto ambientale per l'intero ciclo di vita dei prodotti in tutti i settori ambientali rilevanti. I risultati mostrano che l'impatto sul territorio nazionale diminuisce in modo significativo per il periodo considerato. Questa diminuzione è tuttavia compensata da un aumento altrettanto significativo dell'impatto generato all'estero. La Svizzera ha dunque un impatto sempre maggiore all'estero: se nel 1996 era solo del 56 per cento, nel 2011 è cresciuto fino al 73 per cento. L'elevato impatto ambientale è dovuto all'importanza crescente che rivestono le importazioni in una piccola economia aperta come la Svizzera.

Basti pensare al consumo di una tazza di caffè: la catena del valore comprende la coltivazione delle piante di caffè, la raccolta, tostatura e trasporto dei chicchi come pure la produzione delle macchine per il caffè, l'utilizzo di corrente elettrica e acqua e lo smaltimento dei rifiuti. Una tazza di caffè genera dunque un impatto ambientale in molti luoghi diversi, soprattutto all'estero.

Impatto ambientale complessivo e indicatori di tipo d'impronta

Per questo primo quadro generale del periodo 1996‒2011 sono stati utilizzati dati relativi alle emissioni e allo sfruttamento delle risorse sul territorio nazionale. Per il calcolo dell'impatto all'estero è inoltre utilizzato un metodo già utilizzato nello studio «Gesamt-Umweltbelastung durch Konsum und Produktion der Schweiz» realizzato nel 2011 (disponibile anche in francese) che combina dati sul commercio ed ecobilancio. 

Dai dati ottenuti si possono ricavare diversi indicatori. Il nuovo studio analizza lo sviluppo dell'impatto ambientale sia in prospettiva generale che sotto forma di impronta per quanto riguarda i seguenti settori ambientali: emissioni di gas serra (impronta di carbonio), utilizzazione delle acque, inquinamento atmosferico (polveri fini), uso della terra (effetto sulla biodiversità), emissioni di azoto (eutrofizzazione) e consumo di energia primaria.

Impatto crescente all'estero

Tutti i risultati mostrano come i consumi svizzeri generino un impatto ambientale crescente all'estero. Tuttavia i risultati della somma dell'impatto interno ed estero variano a seconda del settore ambientale considerato: ad esempio per quanto riguarda l'impronta dell'inquinamento atmosferico la somma è diminuita, mentre per l'impronta di carbonio è aumentata. Per quanto riguarda l'impatto complessivo, i risultati dipendono dal modo in cui vengono ponderati. Secondo il metodo dei punti di impatto ambientale, detto «metodo UBP», su cui si basa prevalentemente lo studio, si osserva una leggera diminuzione dell'impatto ambientale complessivo; altri metodi evidenziano invece un aumento.

Più efficiente ma non ancora compatibile con l'ambiente naturale

Negli ultimi 15 anni l'impatto ambientale svizzero non è cresciuto in maniera proporzionale allo sviluppo economico e dunque l'efficienza nell'uso delle risorse è migliorata. In Svizzera siamo però ancora lontani da un uso delle risorse compatibile con l'ambiente naturale. L'impatto ambientale deve essere ridotto in maniera importante e duratura sia sul territorio nazionale che all'estero.

Ed è proprio questo lo scopo dei lavori della Confederazione in materia di economia verde. Le impronte analizzate nel presente studio per i differenti settori ambientali offrono basi importanti per la discussione sugli obiettivi e le misure dell'economia verde.


Indirizzo cui rivolgere domande

Sezione Media
Telefono: +41 58 462 90 00
E-mail: medien@bafu.admin.ch



Pubblicato da

Ufficio federale dell'ambiente UFAM
https://www.bafu.admin.ch/it

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-53860.html