Sicurezza del traffico merci ferroviario: primi controlli congiunti di Svizzera e Italia

Berna, 28.07.2014 - La collaborazione tra i diversi attori della catena del traffico merci in Svizzera e all'estero è indispensabile per garantire la sicurezza del trasporto merci su rotaia. Partendo da questo assunto, l'Ufficio federale dei trasporti (UFT), in qualità di autorità di vigilanza, ha proceduto per la prima volta al controllo di alcuni treni merci congiuntamente agli omologhi italiani dell'Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF).

Il 22 luglio scorso gli specialisti dell'UFT hanno ricevuto allo scalo merci di Chiasso i rappresentanti dell'ANSF, mentre il 23 e 24 luglio hanno seguito i colleghi italiani dall'altra parte della frontiera, a Luino e in terminali lombardi. Viste le differenze nelle procedure e nei processi in Svizzera e in Italia, effettuare controlli congiunti ha permesso ai due team di osservare il lavoro dell'altra parte e di scambiare opinioni sulle rispettive pratiche.

L'UFT traccia un bilancio positivo di questa prima esperienza sul campo con l'ANSF. L'Italia è un partner molto importante per il traffico sull'asse nord-sud. I controlli congiunti hanno evidenziato ancora una volta la necessità per le autorità di vigilanza di collaborare e scambiare informazioni a livello transfrontaliero, dal momento che i vari attori del traffico merci internazionale (speditori, mittenti, proprietari di carri, imprese ferroviarie) sono spesso sparsi in diversi Paesi.

La sicurezza come priorità

La vigilanza sulla sicurezza dei trasporti pubblici e del traffico merci è uno dei compiti prioritari dell'UFT, che l'Ufficio esercita a vari livelli: sul piano normativo (elaborazione di prescrizioni), sul piano preventivo (rilascio di autorizzazioni di messa in servizio, esercizio, costruzione ecc.) e nella fase d'esercizio (controlli sul posto, audit, ispezioni). Ciò permette di individuare rapidamente lacune o errori da parte delle entità responsabili e di porvi rimedio. In caso di mancato rispetto delle norme di sicurezza l'UFT ordina alle imprese interessate di adottare misure correttive. Nei casi più gravi può sospendere con effetto immediato l'esercizio di un impianto o vietare l'impiego di un veicolo.

Negli ultimi anni l'UFT ha intensificato i controlli nel settore del trasporto merci ferroviario. Tali controlli, realizzati a campione e in funzione dei rischi, si concentrano sul traffico di transito, che rappresenta circa il 70 per cento del traffico merci ferroviario in Svizzera.

Condizioni tecniche e carico

Gli esperti dell'UFT verificano soprattutto se i veicoli sono in buono stato dal punto di vista tecnico (per esempio stato degli assi) e se le merci sono caricate correttamente sui convogli (posizionamento dei copertoni scorrevoli dei semirimorchi). Tra i problemi più frequenti constatati dall'UFT vi sono difetti legati ai respingenti, a tracce di sfregamento e alle indicazioni di carico (etichettatura, limiti di carico).

Nel 2013 l'UFT ha esaminato 347 treni merci per un totale di 5688 carri e nel primo semestre del 2014 ha già effettuato controlli su 198 treni merci ossia su 3586 carri. I dati complessivi per il 2014 saranno noti in primavera 2015.

Oltre a consolidare i contatti con i proprietari dei carri, le società che effettuano la manutenzione e le imprese ferroviarie, l'UFT intende instaurare una stretta collaborazione con i suoi omologhi incaricati della vigilanza all'estero. Dopo la collaborazione con la Germania avviata qualche anno fa e ora con l'Italia, l'UFT vorrebbe in futuro effettuare controlli congiunti dei treni merci anche con la Francia.


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