Il Consiglio federale vuole migliorare il sistema delle unità standard di manodopera nell’agricoltura

Berna, 20.06.2014 - L’attuale sistema delle unità standard di manodopera (USM), che valuta le attività dell'agricoltura mediante coefficienti standardizzati, ha il vantaggio di essere obiettivo e semplice da utilizzare. Ha però lo svantaggio di essere difficilmente comprensibile per gli agricoltori. Inoltre, rappresenta in maniera incompleta l'economicità delle aziende. Per tale motivo, il Consiglio federale intende migliorarlo, ad esempio tenendo conto, in futuro, anche delle diverse attività affini all'agricoltura. Il 20 giugno 2014 ha trasmesso al Parlamento un rapporto in proposito e ha commissionato i lavori futuri a livello di legge e di ordinanza.

Nel 2012, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di valutare approfonditamente il sistema delle USM (postulato Leo Müller, 12.3906). Il rapporto presentato illustra il funzionamento dell'attuale sistema delle USM, i suoi punti di forza e di debolezza nonché possibilità di sviluppo. Il rapporto, alla cui elaborazione hanno partecipato Cantoni e organizzazioni d'interesse di politica agricola, si basa su una valutazione scientifica completa pubblicata in contemporanea.

Il sistema delle USM viene applicato in diversi ambiti del diritto agrario e, sulla base della definizione di azienda agricola, anche in altri settori giuridici come il diritto della pianificazione del territorio o quello fiscale. In questi settori il sistema delle USM è un elemento fondamentale poiché è il primo e, a volte, l'unico criterio per stabilire se un'azienda possa beneficiare o no delle misure di politica agricola. Ognuno di questi settori ha esigenze distinte; a seconda del campo d'applicazione il sistema presenta, pertanto, differenti punti di forza e di debolezza. Un punto di forza generale del sistema delle USM è che è molto obiettivo e trasparente; una seconda caratteristica positiva è che si applica facilmente e con poco dispendio e che per il calcolo non devono essere rilevati ulteriori dati agricoli.

Un punto di debolezza è, invece, la comprensione del concetto di USM. Il sistema non rappresenta, come si potrebbe pensare, l'effettivo volume di lavoro di un'azienda. È piuttosto un'unità di misura standardizzata delle dimensioni aziendali, orientata sul tempo di lavoro riferito alla gestione e al livello di meccanizzazione secondo gli usi del Paese. Il fatto che sia connessa al lavoro implica la necessità di adeguare periodicamente i coefficienti USM alla reale evoluzione media dell'impiego di lavoro, altrimenti, con il passare del tempo, non rappresenterebbero più correttamente il volume di lavoro nell'agricoltura e il sistema perderebbe la sua obiettività. È inoltre emerso che il sistema rappresenta solo limitatamente il potenziale economico di un'azienda, il che costituisce una lacuna soprattutto nell'ambito del diritto fondiario rurale, in cui attualmente la capacità di sopravvivenza a lungo termine di un'azienda agricola viene valutata esclusivamente con le USM.

Necessità di ottimizzare il sistema
Dalla valutazione dell'attuale sistema è emerso che può essere migliorato mediante alcuni sviluppi e integrazioni. Per i seguenti punti sarà necessaria una modifica a livello di ordinanza, che entrerebbe in vigore nel 2016.

  • Parallelamente all'adeguamento dei coefficienti al progresso tecnico, sospeso fino alla presentazione del rapporto, si dovrà ridurre da 2'800 a 2'600 ore annuali l'attuale orario di lavoro regolare, sul quale si basa il calcolo delle USM, per renderlo meglio comparabile con quello di persone che svolgono un'attività lucrativa indipendente non agricola.

  • Le attività affini all'agricoltura costituiscono in parte una quota sostanziale del reddito e, di conseguenza, contribuiscono alla sopravvivenza a lungo termine di un'azienda. In futuro, pertanto, anch'esse vanno considerate nell'ambito del diritto fondiario rurale e dei miglioramenti strutturali mediante supplementi USM.

Per ulteriori miglioramenti sono necessarie modifiche a medio termine a livello di legge. Tra le proposte in questo senso spicca quella di adeguare periodicamente, sulla base di un processo standardizzato, i coefficienti USM alla reale evoluzione del tempo di lavoro necessario, affinché gli interessati sappiano quando devono prevedere un adeguamento e di che portata. Il sistema va altresì reso più efficiente nell'ambito del diritto fondiario rurale integrandolo, così come accade nei miglioramenti strutturali, con un'analisi individuale volta a stabilire se un'azienda è meritevole di essere promossa dal profilo economico.


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Ufficio federale dell'agricoltura UFAG, tel. 058 462 81 28



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